TRASPORTO PUBBLICO E SCUOLA, IL CASO FALASCHI
Il Consiglio provinciale ha affrontato la vicenda nell'ultima seduta
Servizio di trasporto scolastico condotto dall'azienda Falaschi nell’Empolese-Valdelsa. Tre domande d'attualità, presentate in Consiglio provinciale rispettivamente da Lega nord, Rifondazione comunista e Pd, hanno trovato risposta nell'ultima seduta dell'Assemblea di Palazzo Medici Riccardi. "Per le organizzazioni sindacali - ha spiegato l’assessore al Lavoro e alla formazione Elisa Simoni - l’azienda non avrebbe rispettato l’accordo sottoscritto alla fine di gennaio che la obbligava ad assumere a tempo indeterminato i 17 lavoratori sui 27 che avevano un contratto a termine". Dopo la stabilizzazione dei primi 5 lavoratori, la procedura si è interrotta e "l’azienda ha fatto sapere che, poiché i contratti con le amministrazioni terminavano a giugno, non c’erano le condizioni per stabilizzare anche gli altri 12 lavoratori". In realtà, per agevolare al massimo la trattativa, "risulta che i Comuni hanno deciso di prorogare i contratti fino alla fine di quest’anno e si sono impegnati a sottoscrivere un capitolato che inserisca alcune clausole di salvaguardia per i lavoratori che operano nelle ditte dei servizi di trasporto esternalizzati".
Dal 5 maggio al 16 giugno è stato proclamato lo stato di agitazione a cui sono seguiti 3 incontri in Prefettura "ma la ditta non ha cambiato idea".
La situazione rimane quindi molto complessa e "merita tutta la nostra attenzione", per quanto l’unità di crisi della Provincia di Firenze non è stata interessata alla vicenda dai soggetti coinvolti. E' evidente l’azione degli Enti locali, nei limiti degli strumenti in loro possesso, "per cercare di garantire l’occupazione. Al contrario l’azione del Governo mira, con le ultime misure, a depotenziare fortemente servizi pubblici locali essenziali come il trasporto". Per questo "possiamo ipotizzare con rammarico che questo non sarà l’unico caso del quale dovremo occuparci da qui all’immediato futuro". L'assessore ai Trasporti Stefano Giorgetti ha specificato che il Governo ha tagliato alle Regioni il 40% dei trasferimenti e, di conseguenza, la Regione Toscana ha dovuto modificare la delibera 1064 che affidava le risorse alle Province per le gare, confermando i fondi per il 2010 e tagliando il 40% sulle risorse del 2011. Il problema, dunque, non riguarda solo la ditta Falaschi, ma tutte le aziende che lavorano in questo settore. I tempi dei tagli sono certi e brevi, mentre la ricollocazione di quelli che si ritroveranno ad essere nella posizione di "esuberi" prevederà del tempo. "Il Governo - replica Marco Cordone (Lega nord) sta lavorando insieme alla conferenza delle Regioni perché i tagli siano meno profondi. I tagli sono stimati complessivamente nella misura del 20%. Venuto a conoscenza della situazione dei lavoratori della ditta Falaschi, ho cercato di capire meglio la situazione per seguirla con tutta l'attenzione che merita".
"Se i lavoratori devono essere tutelati - commenta Andrea Calò, capogruppo di Rifondazione - lo devono essere da parte del Governo. Trovo singolare che esponenti del Centrodestra interrogano la Giunta laddove provvedimenti che loro stessi varano creano non solo modifiche delle gare ma più sperequazione e licenziamenti. Ci vorrebbe maggiore pudore. Ci sono imprese, purtroppo, nel Circondario empolese,che hanno fatto la scelta di erogare servizi risparmiando sui costi del lavoro, con tempi flessibili e risultati fortemente precarizzati. Le istituzioni, finalmente, per contrastare il fenomeno inseriscono finalmente alcune clausole sociali. C’è poi la questione degli effetti che avranno i provvedimenti del Governo sulla gare di appalto".
Per Sandro Bartaloni (Pd) "c’erano stati accordi che ad oggi non sono stati rispettati da parte dell’azienda. Noi siamo a fianco dei lavoratori che rischiano il posto e vogliamo tenere alta l’attenzione. Il problema è dunque quello del mantenimento degli accordi sottoscritti tra le parti. Spetta un ruolo importante all’assessore competente ma soprattutto ai Sindaci".