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DISMI 92-ALLEGRI: "LA PROPRIETA' GARANTISCA IL SALARIO"
"Ci vuole rotazione dei dipendenti per garantire a tutti lo stipendio". Approvata all'unanimità una mozione della Commissione Lavoro sull'impresa che ha sede nell'Empolese-Valdelsa

Il consiglio provinciale ha approvato all’unanimità una mozione della Commissione Lavoro, illustrata dal presidente della Commissione Andrea Calò, a sostegno della soluzione della vertenza Dismi 92/Allegri, interessata da una crisi aziendale e da un processo di cassa integrazione. Mentre non si vede ancora nessun segnale di ripresa, tale da permettere un’auspicabile stabilizzazione della situazione e il processo di precarizzazione tocca la gran parte dei lavoratori che rischiano la messa in mobilità, il Consiglio provinciale rileva che l’azienda fino ad oggi avrebbe mal distribuito il pesa della cassa integrazione tra i lavoratori, senza fornire peraltro elementi di conoscenza sul piano industriale. Il Consiglio ha quindi impegnato la Giunta ad attivarsi per interessare il Circondario Empolese-Valdela nei confronti dell’Associazione industriali di Firenze per riqualificare le relazioni sindacali. Andrebbe sollecitata l’azienda “al rispetto dell’accordo sulla rotazione dei lavoratori in cassa integrazione al fine garantire una quota di salario a tutti”. La Giunta dovrà attivarsi presso la proprietà della ‘Allegri’ al fine di acquisire “utili informazioni sul piano industriale in merito al futuro dell’azienda, agli investimenti, alla produzione e all’occupazione, con particolare riferimento alla salvaguardia delle professionalità acquisite”. L’assemblea di Palazzo Medici Riccardi invita inoltre la Regione Toscana ad attivarsi presso Fidi Toscana per ottenere l’anticipo della cassa integrazione in deroga. Infine il Presidente del Consiglio provinciale parteciperà la mozione al Delegato al Lavoro del Circondario Empolese-Valdelsa, all’assessore al Lavoro della Regione Toscana e al Ministero del Lavoro. "C’è un rischiamo della Commissione all'impresa - ha spiegato Calò - ad esprimere il massimo della responsabilità sociale e soprattutto a reimpostare corrette relazioni sindacali fra le parti, perché comunque possono essere rispettati i diritti giuridici, economici e contrattuali, dei lavoratori". Proprio presso la Provincia di Firenze il 14 giugno 2010 è stato sottoscritto un nuovo accordo con il quale viene estesa la cassa integrazione in deroga fino al 31 dicembre 2010. Questo accordo impegna le istituzioni a individuare soluzioni che salvaguardino il livello occupazionale. "La mozione - ha detto per parte sua Samuele Baldini, capogruppo del Pdl, nasce da un lavoro serio con le organizzazioni sindacali e da approfondimenti che ci consentono oggi, con questa mozione, di accelerare l'attuazione di una serie di impegni presi dalla Provincia e da chi la rappresenta soprattutto nei confronti dei lavoratori e del territorio. Saremo attenti nel verificare che i punti in cui si declina la mozione vengano rispettati". Per Enzo Montagni (Pd), grazie all'impegno della Provincia si è potuto fare fronte alle difficoltà per tutto il 2010, ma "la situazione non è affatto risolta per quanto riguarda le prospettive future: non capiamo ancora quali sono le intenzione dell’azienda. Assistiamo al tirarsi indietro della proprietà, alla cessione di quote importanti a favore di soggetti finanziari e il delegare ad essi la gestione, in una situazione di assenza di dialogo e di confronto con i lavoratori e le organizzazioni sindacali".

18/07/2010 21.11
Provincia di Firenze