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LAVORO, EMPOLESE-VALDELSA: EMERGONO "AVIDITA' E SCHIAVITU'"
Calò e Verdi (Rifondazione) sulle ultime indagini condotte dalla Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza di Firenze su disposizione della Procura e in collaborazione con la Direzione provinciale del lavoro, Inps e Inail, ha condotto una serie di controlli verso imprese dell’Empolese-Valdelsa che operano come terziste nel confezionamento di capi d'abbigliamento per le principali griffe di alta moda nazionali. Si tratterebbe, per i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, "di un clamoroso caso di sfruttamento di mano d’opera a nero, gestito da due società fra loro collegate che hanno la sede nella zona industriale di Montelupo Fiorentino, a Fibbiana: la Omega e la Flo Pel". Nel corso degli accertamenti sono stati trovati 56 lavoratori: 43 cinesi, 3 albanesi, 3 filippini, 1 russo e 5 empolesi. Di questi oltre la metà erano a nero ma complessivamente si trovavano tutti in situazioni di forte irregolarità.
Secondo gli organi inquirenti i lavoratori svolgevano turni di lavoro di 12 ore senza alcuna sosta e 10 ore la domenica, senza godere di alcun riposo settimanale, in aperta violazione delle disposizioni in materia di orario di lavoro. Altresì la retribuzione andava dai 2 euro a 6 euro l’ora. La paga veniva corrisposta in contanti per non lasciare alcuna traccia per eventuali accertamenti degli organi di controllo.
Scarsamente pagati, senza alcuna tutela sindacale, in aperta violazione dei contratti di lavoro dal punto di vista economico-giuridico, fuori delle norme di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro previste dalla legge e con l’aggravante di una evasione contributiva e assicurativa, le imprese sono state denunciate e sanzionate. Purtroppo "si tratterebbe di un fenomeno non circoscritto ma che investe tutta la Provincia di Firenze". La direzione dell’Inps dichiara che “…su 916 aziende controllate, per il fenomeno di sfruttamento e/o di irregolarità, ben 777 non sono risultate in regola, cioè l’84% mentre i lavoratori a nero trovati sono stati 1238…”. A quanto è dato sapere a Rifondazione “…i provvedimenti di sospensione della Direzione del Lavoro sono già stati revocati a seguito dell’avvenuta regolarizzazione dei lavoratori al nero individuati all’atto dell’intervento ed al pagamento di una sanzione di € 1.500 mentre l’evasione contributiva ed assicurativa accertata ammonta a oltre 318.000 euro, di cui 311.000 per imponibili Inps e circa 7.500 euro per premi Inail.Complessivamente le sanzioni della Direzione del Lavoro ammontano a 592.550 euro. Le fiamme gialle proseguono le indagine per capire se le due aziende sono in regola col pagamento delle imposte dirette e dell’Iva…”. Calò e Verdi esprimono la propria preoccupazione per quanto sta accadendo nel mercato del lavoro e per i ripetuti episodi di mercato nero e di sfruttamento sistematico di lavoratori, in gran parte migranti, ad opera di imprese che approfittando della grave crisi economica rilanciano la propria competitività abbassando il costo del lavoro, aumentano i ritmi e gli orari di lavoro e cancellano contributi, previdenze e fisco. I consiglieri, con una domanda d'attualità, chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sui nuovi episodi di sfruttamento e di lavoro nero rilevati dalla Guardia di Finanza e se l’Amministrazione Provinciale nel contesto degli atti sottoscritti nel Patto per lo sviluppo con le associazioni datoriali intenda avviare una concreta iniziativa e/o campagna per combattere e contrastare i fenomeni di irregolarità e di sfruttamento adottati da alcune imprese.

19/07/2010 12.52
Provincia di Firenze