VOUCHER, IL PD: "RICOSTRUZIONI FUORVIANTI"
"Nessun limite di scelta ai percorsi formativi"
'''Il gruppo Pd in Consiglio provinciale, attraverso i consiglieri Caterina Conti, Adamo Azzarello, Sandro Bartaloni, Alessandra Fiorentini e Loretta Lazzeri, prende posizione sulla vicenda dei voucher formativi della Provincia di Firenze, con il seguente comunicato'''
"Siamo d’accordo con l’assessore Simoni: quanto riportato su 'La Nazione' di oggi risulta una ricostruzione fuorviante. La scelta di cambiare modalità per la gestione dei voucher formativi è stata discussa a suo tempo, già nello scorso novembre, nella Commissione consiliare Lavoro della Provincia. Ci sembra perciò davvero strumentale sostenere, come fanno le opposizioni, e che si sia limitato il diritto alla scelta dei percorsi formativi. Casomai c’è una specializzazione territoriale, su cui si sono liberamente costituite le Ati, attraverso cui si cerca di promuovere percorsi formativi più legati alle esigenze del territorio. Ricordiamo alle opposizioni di Pdl e Lega, che forse hanno fatto confusione sugli acronimi, che le Ati non sono gli Ato: la scelta degli ambiti territoriali ottimali non impone la composizione delle associazioni temporanee di imprese! Se poi una persona che ne ha diritto vuole fare un corso specifico può peraltro rivolgersi a tutta l’offerta diffusa nel territorio provinciale. La scelta della Giunta provinciale rappresenta a nostro parere un salto di qualità rispetto al passato e come ogni cambiamento crea qualche disorientamento, probabilmente più tra alcune agenzie formative che tra i diretti interessati. Invitiamo l’assessore e la Giunta ad andare avanti sulla strada dell’innovazione e della massima trasparenza nella gestione dei soldi pubblici, come è stato fatto anche in quest’occasione. Verificheremo se la strada intrapresa risulterà più efficace degli interventi previsti nel passato. Lo auspichiamo soprattutto per fornire un supporto a chi di questa crisi subisce le conseguenze sulla propria pelle. Una formazione più mirata, più legata alle esigenze della produzione locale, ci pare possa offrire possibilità più concrete di reinserimento nel mondo del lavoro. E comunque, lo ribadiamo, l’iniziativa della Provincia non limita la libertà di scelta".