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CORSI DI FORMAZIONE, LA PROVINCIA RISPONDE ALLE ACCUSE
Il Presidente della Provincia, Andrea Barducci e l’Assessore al lavoro, Elisa Simoni spiegano che “tutti i cittadini restano liberi di frequentare i corsi che desiderano e dove desiderano, in un ampio catalogo di offerte che da quest’anno rispondono più puntualmente alle vocazioni dei territori”

“Siamo indignati da quello che abbiamo letto oggi sui giornali, ma anche convinti, proprio per il tipo di accuse che ci vengono mosse, di essere sulla strada giusta.”

Così il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, e l’Assessore provinciale al Lavoro e Formazione, Elisa Simoni, commentano le accuse mosse a mezzo stampa alla Provincia di Firenze in merito al nuovo sistema dei Centri Formativi Territoriali per la gestione del Fondo Sociale Europeo per la formazione.

“Parto dall’incoraggiamento e apprezzamento della gran parte dei sindaci della provincia che mi dicono di andare avanti, che le risorse per la formazione devono tornare nei territori – ha detto l’Assessore Simoni – per chiarire quello che come Provincia stiamo facendo per sostenere il nostro territorio a livello occupazionale, in un momento che sappiamo tutti essere particolarmente critico.”

“Quanto alle lettere arrivate a La Nazione, che credo siano le stesse arrivate in Provincia, risponderò ad ognuno di questi cittadini. Restano tutti liberi di frequentare i corsi che desiderano e dove desiderano, in un ampio catalogo di offerte che da quest’anno, qui sta il cambiamento, rispondono più puntualmente alle vocazioni dei territori, come ci è stato richiesto dai cittadini stessi. Abbiamo favorito i settori di cui si occupano le aziende presenti nel territorio, e quindi meno corsi di scrittura creativa o lana cotta, e più corsi di meccanica e di pelletteria, di chimica o turismo. Il tutto riservando un 10% delle risorse per rispondere alle eventuali emergenze, come le crisi aziendali.

Per offrire ciò abbiamo chiesto ai soggetti che erogano formazione (pubblici, privati, sindacali, di categoria, ecc) di riunirsi in associazioni temporanee di impresa (ATI) per massimizzare la loro esperienza e rispondere al meglio alle richieste dei cittadini.”

“Alle accuse di lottizzazione, di aver favorito le agenzie emanazioni di associazioni o parti sociali, rispondo che su circa 70 agenzie coinvolte, meno di 10 sono espressione di sindacati o di categorie; tutti gli altri sono agenzie private, istituti superiori e agenzie formative dei Comuni, che ritengo un’importante garanzia per i cittadini, perché quello che serve in questo momento alla formazione è un maggior controllo pubblico.”

“Abbiamo avuto il coraggio di cambiare, un atteggiamento che alla politica spesso manca ma che in questo paese servirebbe davvero, al fine di tutelare i cittadini.”

“Un’ultima considerazione sul dottor Chirivì, che è assegnatario di alcuni corsi all’interno dei Centri Formativi Territoriali: abbiamo deciso di sospendere momentaneamente l’erogazione fondi per la sua agenzia perché ci sono alcune questioni legali pendenti per presunta truffa nella gestione dei fondi FSE.”

22/07/2010 17.48
Provincia di Firenze