FERROVIE, BIAGIOTTI E FIORENTINI (PD): "MANTENERE TUTTI GLI IMPEGNI SULLA TAV"
Le due consigliere: "Ecco cosa manca all'appello sul registro di Firenze". Elenco delle opere disattese: il centro di dinamica sperimentale, l'Agenzia per la sicurezza ferroviaria, l'elettrificazione della Faentina. "Tutto finito nella galleria del vento?"
Tav e Firenze, ci sono "linee" dimenticate e sono quelle su cui deve viaggiare lo sviluppo della città, con tutte le funzioni e impegni previsti ma rimasti sulla carta. "Sarà bene ricordarle", sostengono le consigliere provinciali del Pd Sara Biagiotti e Alessandra Fiorentini. Per Alessandra Fiorentini (Pd) "devono essere limitati al massimo i disagi per i cittadini. I ritardi sono da imputare solo e esclusivamente a Ferrovie dello Stato che non ha presentato ancora un progetto esecutivo. Ribadiamo che sia chiarita la collocazione delle terre di scavo, i tempi previsti, insomma certezza della qualità del lavoro e della quantità in termini di tempo". Circa la stazione Foster "tanti di quei fondi ostinatamente destinati a un centro commerciale di grandi dimensioni potevano andare a beneficio della città che probabilmente sarà destinata a rimandare interventi fondamentali anche per la sicurezza stradale". "Inaccettabile che il Ministero imputi al Comune di aver cambiato idea quando il Comune si è occupato di cercare di salvaguardare la città davanti alla realizzazione di un’opera altamente impattante". La città di Firenze e il territorio provinciale, "chiedono garanzie in merito all’occupazione tenendo conto che la risposta finora non è stata all'altezza delle aspettative". Punto questo sottolineato dalla Consigliera Sara Biagiotti, che ha richiamato l'incagliamento nelle secche del polo tecnologico ferroviario dell’Osmannoro, anche per l'inadempienza del Governo. "Non si tirino fuori dalle loro responsabilità gli esponenti del Pdl. Il Consiglio provinciale approvò già nel 2005 all'unanimità una mozione con cui si ribadiva l’importanza del polo tecnologico ferroviario - ha spiegato - Noi crediamo che sia importante investire sul sapere, sulla conoscenza, perché possa dare sbocchi professionali qualificati e certi. Il Polo, costato circa 300 miliardi delle vecchie lire, "era stato costruito, sulla base degli impegni assunti da Ferrovie, all’inizio per fare la famosa Galleria del Vento, che poi non è stata realizzata. Il Centro di Dinamica Sperimentale rimarrà anch’esso sulla carta? Dove sono finiti i 150 ingegneri promessi da ferrovie? E le ricadute per l’indotto della PMI della sub-fornitura meccanica? Funzioni ferroviarie strategiche previste nell'area fiorentina siano stati trasferite altrove. C’è tutta un’opera di dismissione delle Ferrovie da Firenze verso altre realtà e questo è inaccettabile. L’Agenzia per la sicurezza ferroviaria italiana, per la quale era stata individuata la sede legale a Firenze, con una ricaduta occupazionale per 300 persone, è praticamente inesistente. Ma possiamo ricordare altre opere non fatte: l'elettrificazione della linea Faentina".