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IL PRC INTERVIENE SULLA REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO EOLICO-INDUSTRIALE NEL COMUNE DI SAN GODENZO
Interrogazione dei consiglieri Calò e Verdi (gruppo PRC – PdCI – SpC)

Il gruppo Provinciale del PRC interviene sulla realizzazione di un impianto eolico-industriale previsto nel Comune di San Godenzo per un tratto di 5,5 km attraverso la installazione di 14 aerogeneratori.
L’impianto verrebbe realizzato in una delle zone più belle dell’appennino Tosco – Romagnolo a meno di un chilometro dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Il PRC da tempo sostiene che l’attuale modello di sviluppo è insostenibile da un punto di vista ambientale, sociale ed economico e dovrà essere sostituito partendo da un modello energetico equo e democratico, non più alimentato dai combustibili fossili e dal nucleare, ma basato su risparmio della energia e sull’uso distribuito e sostenibile delle risorse rinnovabili quali: sole, vento, biomasse, geotermia e mini-idroelettrico.
Ribadito quindi il nostro convinto sostegno all’uso e alla diffusione dei sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili occorre tuttavia porre la massima attenzione nella individuazione dei siti di realizzazione degli impianti al fine che essi si inseriscano in modo armonico e con il minore impatto ambientale, naturale e paesaggistico con l’insieme del territorio.
Il PRC sottolinea che l’impegno del gruppo è rivolto a contribuire, alla soluzione del problema energetico e non a favorire lobby speculativo – energetiche;lancia altresì un avvertimento all’Amministrazione Comunale di S.Godenzo a fronte di eventuali ingenti e “allettanti” entrate garantite al Comune dalla realizzazione dell’impianto di non abbassare la guardia in materia di salvaguardia dell’ambiente del territorio e dalla salute.
La priorità di un Ente Locale deve rimanere quella di tutelare il proprio territorio e il patrimonio faunistico-ambientale e solo da ciò devono essere indirizzate le proprie scelte.
Poiché l’impianto viene realizzato in un territorio di alto pregio naturale, paesaggistico e ambientale, anche dal punto di vista storico culturale, in una zona di transito per la fauna migratoria, interferendo pesantemente con i corridoi ecologici, e insistendo in un area territoriale fragile il PRC chiede alla Giunta Provinciale se il progetto del parco eolico sia stato sottoposto alla VIA (Valutazione di Impatto Ambientale),
quali siano stati i criteri adottati per la scelta della localizzazione dell’impianto con adeguati studi e analisi se nel progetto depositato sia contenuta la “relazione paesaggistica”,
se siano stati sottoscritti tra le varie Amministrazioni locali coinvolte accordi al fine di mettere in atto tutti gli interventi necessari a garantire la sicurezza del territorio in termini ambientali e di tutela.
Firenze 4 agosto 2010
Andrea Calò Lorenzo Verdi gruppo PRC Provincia di Firenze



Il testo dell'interrogazione:

Apprendiamo che è in corso di realizzazione un impianto eolico-industriale “Fiera dei Poggi-Monte Peschiena” - previsto nel Sito di Importanza Comunitaria “SIC IT 5140005 Muraglion Acquacheta” - San Godenzo (FI). L’impianto industriale sarà realizzato nel Comune di San Godenzo per un tratto di 5,5 km attraverso la installazione di 14 aerogeneratori.
Le seguenti caratteristiche tecniche: potenza di ogni macchina: 3,3 MW; potenza complessiva 46 MW (n. b. in tutta la Toscana sono attualmente installati 37 MW); altezza delle torri: 105 metri; diametro 101,6 metri; altezza complessiva: 155 metri; superficie spazzata dalla pale dell’impianto: 113.502 mq (11,3 ha); peso dei singoli rotori sommitali “navicelle”: 620 quintali; rumore generato: 106 Db(A) (rumore di un trattore operante a pieno regime); ore di funzionamento effettive: circa 6.000 (corrispondenti alle ipotetiche 2.000 ore equivalenti di vento capace di far produrre ad ogni macchina i 3,3 MW/h di massima efficienza); costo complessivo del progetto: € 81.000.000; distanza dalla cabina per l’allacciamento in rete: 18 km; velocità periferica delle pale: 340 km/h; viabilità di accesso: circa 10 km di piste larghe almeno 5,5 metri; sbancamenti necessari: 120.000 metri cubi.
L’impianto verrebbe realizzato in una delle zone più belle dell’appennino Tosco – Romagnolo a meno di un chilometro dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Considerato che il PRC da tempo sostiene che l’attuale modello di sviluppo è insostenibile da un punto di vista ambientale, sociale ed economico e dovrà essere sostituito partendo da un modello energetico equo e democratico, non più alimentato dai combustibili fossili e dal nucleare, ma basato su risparmio della energia e sull’uso distribuito e sostenibile delle risorse rinnovabili quali: sole, vento, biomasse, geotermia e mini-idroelettrico.
Ribadito quindi il nostro convinto sostegno all’uso e alla diffusione dei sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili occorre tuttavia porre la massima attenzione nella individuazione dei siti di realizzazione degli impianti al fine che essi si inseriscano in modo armonico e con il minore impatto ambientale, naturale e paesaggistico con l’insieme del territorio.
Evidenziato che il problema delle megacentrali eoliche che hanno un impatto ambientale non indifferente è stato oggetto di numerose controversie e contestazioni, tanto che, di recente, la regione Toscana ha “bocciato” il progetto di costruzione di una di esse sull’Appennino tosco-romagnolo in quanto avrebbe danneggiato nella sua realizzazione , con le infrastrutture (strade ecc.) necessarie alla sua edificazione,il crinale appenninico, sia da un punto di vista paesaggistico (14 “torri” più alte del campanile di Giotto) che naturalistico (taglio di alberi, sbancamenti, inquinamento da rumore) in una zona già protetta e dove si verificano flussi migratori di avifauna anche rara.
Valutato che il cambiamento delle politiche energetiche è un bisogno impellente, ma anche i controlli delle prescrizioni tecniche per la realizzazione di tali impianti, il PIER riconosce in materia energetica un ruolo di co-programmazione alle Province. Le stesse sono infatti chiamate ad elaborare propri piani energetici da tenere in stretto rapporto con i Piani Territoriali di Coordinamento.
Sottolineato che l’impegno del nostro gruppo è tutto rivolto a contribuire, alla soluzione del problema energetico e non a favorire lobby speculativo – energetiche;
fatto monito che anche a fronte delle ingenti e “allettanti” entrate garantite al Comune interessato dalla realizzazione dell’impianto la priorità di un Ente Locale deve rimanere quella di tutelare il proprio territorio e il patrimonio faunistico-ambientale e solo da ciò devono essere indirizzate le scelte;
Considerato che:
il progetto si inserisce in un sistema caratterizzato da aree di alto pregio naturale, paesaggistico e ambientale ed evidenziato che l’area interessata dagli aerogeneratori coincide con una fascia di
interesse naturalistico in quanto zona di transito per la fauna
migratoria e interferisce con i corridoi ecologici quali elementi
rilevati nelle Aree ambientali omogenee esterne al Parco Nazionale.
l’impianto eolico coincide con la viabilità storica e i tracciati
storici di valico tra Val di Sieve e Romagna i quali hanno un elevato valore storico-culturale, in quanto di riconosciuta origine etrusco/romana.
l’impianto eolico è previsto in prossimità di punti di visuale
panoramica e luoghi di panoramicità vasta” e ricade interamente in una zona di tutela degli habitat faunistici e delle aree ambientali di pregio

l’impianto previsto si porrebbe a cavallo di due aree fragili da
sottoporre a programma di paesaggio come previsto dal PTC della
Provincia di Firenze

Ciò premesso gli scriventi consiglieri provinciali interrogano il Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire:
se il progetto del parco eolico Fiera dei Poggi-Monte Peschiena sia stato sottoposto alla VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) anche per quanto riguarda lo specifico dell’infrastrutturazione necessaria alla sua realizzazione e successiva accessibilità;
quali siano stati i criteri adottati per la scelta della localizzazione dell’impianto e se siano stati fatti adeguati studi e analisi sulla localizzazione delle pale con riferimento in particolare sugli impatti degli aerogeneratori sull’avifauna e se la realizzazione dell’impianto sia coerente con la Direttiva 79/409/CEE ed in
particolare con quanto disposto all’art.4 in quanto, lo spazio
occupato dagli aerogeneratori, coincide interamente con una importante
zona di transito per la fauna migratoria;
se la localizzazione dell’impianto eolico industriale sia compatibile con gli indirizzi di tutela e valorizzazione naturalistica e paesaggistica previsti dagli strumenti di pianificazione (PS, PTC, PIT);
se nel progetto depositato sia contenuta la “relazione paesaggistica” riguardo all’impatto visivo dell’impianto considerato che esso ricadrebbe in un’area con beni paesaggistici tutelati per legge;
se siano stati sottoscritti tra gli EE.LL. interessati accordi al fine di mettere in atto tutti gli interventi necessari a garantire la sicurezza del territorio in termini ambientali e di tutela e se sia previsto un programma di informazione ai cittadini delle località circostanti.

Quale sia il parere dell’amministrazione provinciale riguardo alle dimensioni dei parchi eolici e se essa non ritenga preferibile, da un punto di vista di impatto ambientale e paesaggistico, la realizzazione di impianti di piccole dimensioni, distribuiti con criterio sul territorio, rispetto a progetti come quello in oggetto.

Andrea Calò
Lorenzo Verdi

04/08/2010 13.22
Provincia di Firenze - Consiglio Provinciale