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NELLA PROVINCIA DI FIRENZE PIÙ DI 150 RICERCATORI A RISCHIO OCCUPAZIONE
Interrogazione dei consiglieri Calò e Verdi (gruppo PRC – PdCI – SpC)

Interrogazione dei consiglieri Calò e Verdi (gruppo PRC – PdCI – SpC). Approvata la bozza di Statuto, dal Consiglio di Amministrazione del CNR. Il governo avvia una politica sugli enti di ricerca fatta di tagli, blocco delle stabilizzazioni e depotenziamento di risorse umane e economiche. Scatta la protesta sindacale: la ricerca non è un costo ma una risorsa. Nella Provincia di Firenze più di 150 ricercatori a rischio occupazione.

Approvato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 9 Agosto il nuovo statuto dell’Ente CNR, attualmente all’esame del Consiglio Scientifico Generale
CNR : BLOCCHIAMO LO STATUTO TAGLIAPRECARI CHE CACCIA I GIOVANI RICERCATORI DALL’ENTE.
Con questo slogan si è tenuta l’assemblea dei ricercatori del CNR al Polo Scientifico di Sesto Fiorentino, Via Madonna del Piano 10.
Gli effetti devastanti del nuovo statuto ed in particolare sui giovani ricercatori , infatti il testo dello statuto confonde il contratto di lavoro a tempo determinato con la formazione e, introducendo una norma per regolare il precariato, limita ad un periodo complessivo non superiore a sei anni ogni qualsivoglia tipologia contrattuale.
Inoltre non tiene minimamente conto del contesto esterno, in cui la mancanza di proposte di alto profilo nel mercato del lavoro si sommano ad una politica di uno Stato, quello Italiano, con l'ormai perenne mancanza di risorse e blocco del turn over negli Enti pubblici, condannano al precariato a vita migliaia di ricercatori.
Con questa norma si regalano le migliori menti all’immigrazione forzata o all’abbandono della ricerca dei migliori laureati delle nostre università.
con queste norme, se approvate, verranno espulsi dalla sede di Firenze del CNR ALMENO 150 RICERCATORI.
Il Presidente della Provincia ha manifestato preoccupazione chiedendo al CNR di valutare attentamente i rischi derivanti dall’approvazione dello statuto.
La FLC/CGIL di Firenze denuncia i limiti del nuovo regolamento che impone tagli e il blocco delle assunzioni e ne evidenzia i limiti:
Viene disattesa totalmente la Carta Europea del Ricercatore (nonostante sia richiamata espressamente dal D.Lgs 213/09) e reso marginale il coinvolgimento del personale. Giovani precari penalizzati e senza opportunità per il futuro.
rende marginale il coinvolgimento del personale a tutti i livelli e si delinea una struttura verticistica di nomina politica
confonde il contratto di lavoro a tempo determinato con la formazione e, introducendo una norma per regolare il precariato, limita ad un periodo complessivo non superiore a sei anni ogni qualsivoglia tipologia contrattuale con la stessa persona, senza tener in alcun conto il contesto esterno, la mancanza di mercato del lavoro in uno Stato con l'ormai perenne blocco del turn over negli Enti pubblici. Inoltre, senza tener conto delle ingenti risorse utilizzate per formare giovani ricercatori che non avranno futuro, favorisce un precariato “particolare” prevedendo forme di collaborazione non onerose.
Il PRC si schiera a fianco di quanti, ricercatori, OO.SS. Istituzioni, combatteranno e metteranno in atto tutte le possibili azioni per evitare un simile scempio del maggiore Ente di ricerca pubblica italiana.

Suddetto e considerato tutto questo, gli scriventi Consiglieri Provinciali nell’esprimere il proprio impegno verso tutte quelle iniziative di contrasto alla precarietà nella Pubblica Amministrazione e nel ribadire il proprio impegno futuro su questo terreno, chiedono al Presidente della Provincia di firenze ed all’Assessore di riferire sull’esito della vertenza in atto nei confronti del nuovo statuto del CNR e soprattutto verso le iniziative sindacali che hanno richiesto al Presidente del CNR, al CdA e al Ministro Gelmini di “ …apportare sostanziali modifiche alla bozza di statuto nella direzione della valorizzazione della missione e dell’autonomia dell’ente, del potenziamento delle risorse umane, della salvaguardia delle prospettive di sviluppo e per l’apertura di reali spazi di partecipazione e di proposta per la comunità scientifica interna…”. Se l’Amministrazione Provinciale di Firenze ha intenzione di farsi promotrice di un coordinamento degli EE.LL. (Comuni e Regione Toscana) per avviare una qualificata pressione istituzionale nei confronti del Governo affinché la ricerca non sia considerata un costo ma una risorsa, invitando lo stesso a stralciare e correggere alcune norme dello statuto.
Infine chiediamo di sapere se il Presidente della Provincia di Firenze in qualità di membro nazionale dell’UPI intenda sollecitare una iniziativa della “UNIONE” al fianco e a sostegno delle iniziative sindacali.


Andrea Calò Lorenzo Verdi

10/08/2010 12.36
Provincia di Firenze - Consiglio Provinciale