SOVRAFFOLLAMENTO, DEGRADO E FATISCENZA DELL’ OSPEDALE PSICHIATRICO GIUDIZIARIO DI MONTELUPO FIORENTINO
Interrogazione dei consiglieri Calò e Verdi (gruppo PRC – PdCI – SpC)
Sovraffollamento, degrado e fatiscenza dell’ Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo Fiorentino. In una situazione di precarietà igienica e sanitaria dell’Istituto e in una condizione di forte precarietà lavorativa è impossibile assicurare un servizio dignitoso. I Comunisti chiedono i tempi per la chiusura della struttura così come annunciato dalla Regione Toscana.
Da quando è stata approvata la legge Basaglia si chiamano Ospedali Psichiatrici Giudiziari ma sono sempre gli stessi manicomi criminali di una volta. In Italia sono sei, ci sono rinchiusi in 1500 e il 40% di loro non ci dovrebbe stare ma anche quando la pena finita, gli viene prorogato il soggiorno, spesso all’infinito. Le famiglie non ci sono o li rifiutano e i territori non li accolgono. Così vivono in nove in una cella, lenzuola luride come i bagni, l’acqua tenuta in fresco nella tazza del cesso, legati se sgarrano, con lo psichiatra a disposizione per meno di un’ora al mese. Una delle tre strutture che andrebbero chiuse subito è Opg. di Montelupo Fiorentino, sono 170 pazienti in uno stabile degradatissimo, nella provincia di Firenze.
La denuncia viene dalla commissione d’inchiesta del Senato sul servizio sanitario nazionale, e sono i dati di una serie di ispezioni a sorpresa, svolte tra giugno e luglio, tra gli Opg. Nazionali, tra cui appunto Montelupo.
Si tratta di un Istituto sovraffollato e fatiscente, le cui difficoltà strutturali e le discutibili condizioni igieniche sanitarie dell’edificio sono state evidenziate dal PRC nel corso degli anni e le cui criticità, nonostante il forte impegno dei lavoratori che operano in una situazione di precarietà contrattuale e lavorativa, diventa ogni giorno più insopportabile.
Le pastoie burocratiche e amministrative ministeriali tipiche di ogni penitenziario e le pessime condizioni lavorative rendono problematici i percorsi di cura ed assistenza nonché tutte le necessarie attività di recupero e reinserimento.
Anche noi condividiamo il giudizio espresso da alcuni collettivi anti psichiatrici presenti nel paese che definiscono “…gli Opg. come delle zone del silenzio le quali evidenziano l’uso politico della psichiatria. Zone nelle quali si spinge sempre di più al consumo di farmaci e all’utilizzo dell’ elettrochoc. Gli stessi poi evidenziano i pericoli che è in agguato, da prede governo di cento destra, la predisposizione di una legge per portare il trattamento sanitario obbligatorio da 7 giorni a un mese.
Il 5 marzo scorso il gruppo del PRC in Provincia di Firenze aveva presentato un’interrogazione su questo tema in cui si rilevava che anche a Montelupo la quasi totalità non è composta da detenuti in attesa di giudizio né da condannati in via definitiva, bensì da internati.
L’internato, come è noto, non deve scontare una pena relativa ad un reato commesso,ma si trova in un Opg in ragione di una valutazione di pericolosità sociale da parte di un perito o di un esperto,comunque sempre su decisione di un giudice.
Evidenziate quindi le condizioni in cui versa l’istituto nonché la forte precarizzazione in cui operano i lavoratori condividiamo quanto ha espresso l’Assessore Regionale Salvatore Allocca nell’aver annunciato la chiusura dell’Opg. entro l’anno.
Ciò premesso gli scriventi consiglieri provinciali interrogano il Presidente della Provincia e l’Assessore competente di riferire:
sullo stato di affollamento dell’ ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo,
sullo stato di accoglienza e permanenza dei pazienti,
sui percorsi di cura e di assistenza sanitaria attivata agli internati,
sulle condizioni di lavoro degli operatori,
sulle criticità infrastrutturali esistenti nell’Istituto,
se le Organizzazioni Sindacali di categoria hanno interessato la Provincia di Firenze sul tema dei diritti e delle condizioni di lavoro del personale impiegato.
Altresì chiediamo quali sono le iniziative attivate dall’Amministrazione Provinciale in raccordo con il Comune di Montelupo e il Circondario Empolese al fine di affrontare e risolvere concretamente tutti i problemi ancora aperti nel suddetto Istituto, riferendo infine quali sono i tempi previsti per la chiusura dell’Opg. di Montelupo e quale sarà il futuro degli operatori e dalle varie professionalità presenti.
Andrea Calò Lorenzo Verdi