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RENDERE CONTO AI CITTADINI DELLE NOVITÀ PROPOSTE DAL NUOVO PIANO TARIFFARIO DI ATAF
Domanda di attualità dei consiglieri Calò a Verdi (gruppo PRC – PdCI – SpC)

rendere conto ai cittadini delle novità proposte dal nuovo piano tariffario di ATAF. Ripristinare il diritto dei lavoratori, pensionati, studenti, precari, ad accedere ad una tariffa agevolata mensile. Domanda di attualità art. 39 del Regolamento del Consiglio Provinciale.


Dallo stile “non disturbare il manovratore” del Presidente del Consiglio , passando per l’A..D. della Fiat, ad arrivare al Presidente nostrano di Ataf il passo è breve, infatti ieri in un alterco con alcuni sindacalisti dichiara di essere colui che …”offre il pane ai lavoratori e questi gli mordono la mano”..
In uno stile tanto paternalista quanto irrispettoso della dignità dei lavoratori, ma sosteniamo noi, anche dell’autonomia degli stessi lavoratori, a chiedere di conto al Presidente di un’azienda pubblica come Ataf, delle questioni che ci riguardano, inclusi, biglietti e bilancio.
Prendendo spunto dalla lettera di una “lavoratrice abbandonata” pubblicata dal Manifesto di oggi vorremmo porre l’attenzione al Consiglio Provinciale proprio al Piano Provinciale dei Trasporti e in particolare del nuovo Piano Tariffario presentato dall'azienda fiorentina di trasporto pubblico Ataf.
In un momento di grave crisi economica e ambientale, quando la riconversione al mezzo pubblico appare, la strada principale su cui puntare per affrontare il tema della mobilità cittadina, Ataf, a fronte di un servizio sensibilmente peggiorato negli ultimi mesi (ad eccezione della tramvia), propone una manovra che drena liquidità alle famiglie e alle imprese.
Il problema della sostenibilità e della redistribuzione del reddito, l’azienda di trasporti Fiorentina non lo pone come un obiettivo strategico prioritario.
Infatti propone nel nuovo piano tariffario:
-per gli anziani pensionati l'esborso in una sola volta della cifra annuale richiesta che per alcuni può essere proibitivo anche a fronte di un piccolo sconto sul totale, a questo si aggiunge che agli anziani è concesso un piccolo sconto (sempre su cifra annuale) solo se titolari di Isee minore di 12.500 euro.

-per i lavoratori di grandi aziende pubblici o privati, che se hanno fatto degli accordi con Ataf per l’agevolazione dei propri dipendenti, sono ugualmente chiamate ad anticipare l’intera somma che poi tratterranno dalla busta paga dei lavoratori. Pagherà tutto e subito il lavoratore di un'impresa che non vorrà (o non potrà) concedergli la rateizzazione.

-che i precari per Ataf non esistono e quindi non è previsto nessuna agevolazione.

La cosa più grave è la cancellazione del diritto del lavoratore ad accedere ad una tariffa agevolata. Non esiste più alcun abbonamento per lavoratori, neppure annuale, ma solo una convenzione tra aziende, di cui quindi il lavoratore potrà beneficiare solo se l'azienda lo deciderà e nella misura in cui questa avrà potere contrattuale rispetto ad Ataf. Si prevede infatti un'agevolazione maggiore per aziende con più di 50 dipendenti e possibilità di contrattare altri benefit.
Che questo possa incentivare l'uso del mezzo pubblico pare anche al nostro gruppo tutto da dimostrare.
E così, per tornare a quelli che: “non disturbare il manovratore”, alle spalle di una proprietà totalmente pubblica e ovviamente sotto stretto controllo pubblico, il trasporto locale, privatisticamente gestito, diventa il grimaldello per riscrivere diritti e politiche sociali, non è difficile capire su chi pensano di fare cassa e su chi ricadano i costi di questo nuovo piano tariffario.

Il PRC e la Federeazione della Sinistra per mano degli scriventi Consiglieri Provinciali, nell’esprimere la loro protesta per la scorretta modalità di gestione dei servizi tariffari operata da Ataf soprattutto a riguardo della soppressione di un abbonamento mensile agevolato per lavoratori e studenti; e a fronte di questi nuovi aumenti sulle tariffe chiedono al Presidente della Provincia e all’Assessore competente di riferire dettagliatamente sul nuovo piano tariffario proposto da Ataf. Sul motivo per cui si chieda ai cittadini di sborsare cifre che coprono l’intero anno e non sia previsto, di pagare mensilmente.
Perché pagare l’abbonamento anche quando si è in ferie? Come mai non è previsto alcuna agevolazione per lavoratori precari?
Cosa intende fare l’Amministrazione Provinciale unitamente alla Regione Toscana affinché l’ente gestore dei trasporti pubblici locali rispetti gli impegni e ripristini la rateizzazione mensile per tutte le categorie agevolate. In un momento in cui la crisi economica e sociale colpisce duramente, lavoratori, pensionati, disoccupati, gli studenti, e le famiglie tutte, che guarda caso sono proprio i clienti sui quali continua a fare cassa, il trasporto pubblico locale, privatisticamente gestito, siano invitati dalla cittadinanza a rivedere le politiche tariffarie di Ataf.




Andrea Calò Lorenzo Verdi

26/08/2010 16.18
Provincia di Firenze - Consiglio Provinciale