SCANDICCI: ISI, SITUAZIONE POCO "SOLARE"
Calò e Verdi (Rifondazione comunista) denunciano la "continua inaffidabilità" e chiedono l'intervento della Provincia
Isi (Italia solare industrie) ex Electrolux, "chiusura a sorpresa per due settimane". La proprietà - avvertono i consiglieri di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi -"dichiara la mancanza di materie prime a pochi giorni dalla prevista ricapitalizzazione". La chiusura tra l’altro avviene in "un momento delicato" della vicenda, per l'imminente ricapitalizzazione prevista per venerdì 10 settembre e soprattutto al termine di una estate dura che ha ulteriormente provato i lavoratori per i turni sospesi, la cassa integrazione, gli stipendi a singhiozzo e "soprattutto per la continua inaffidabilità dell’impresa". Dunque lo stop annunciato "ha riacceso ogni sorta di preoccupazione e ha fatto ripiombare i lavoratori in un clima di precarietà e incertezza". Sotto accusa, per Rifondazione, "la stessa modalità di comportamento della proprietà, una eccessiva disinvoltura sul piano delle relazioni e della programmazione gestionale e soprattutto la scarsa serietà fino ad ora mostrata nei confronti del personale verso il quale continuamente si continua a cambiare versione sui motivi per i quali la riconversione industriale non parte". In questo contesto "è bene ricordare che in fabbrica attualmente ci sono 45 operai su 370, più 20 che seguono il corso di formazione, il resto in cassa integrazione".
Calò e Verdi "nell’esprimere la propria preoccupazione per il nuovo annuncio di chiusura completa per due settimane dello stabilimento Isi", per le "modalità scorrette scelte dall’azienda nel prevedere la chiusura", per la forte "improvvisazione mostrata fino ad oggi nella gestione del delicato processo di reindustrializzazione su linee fotovoltaico ed eolica della produzione", chiedono con una domanda d'attualità al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire in Consiglio provinciale su quanto sta avvenendo nello stabilimento di Scandicci. Richiedono anche di sapere "se l’Amministrazione Provinciale è stata investita delle vicenda per quanto di sua competenza e soprattutto cosa intende fare per di fendere lavoro, occupazione, salari dei lavoratori e onorare gli impegni assunti all’Assemblea dei lavoratori del 28 luglio 2010". A tal fine ricordano che tutti i soggetti istituzionali intervenuti ( Comune di Scandicci, Provincia di Firenze, Regione Toscana ) si sono resi disponibili “…ad interagire nel rispetto dei propri ruoli con l’azienda e le organizzazioni sindacali affinché la ricapitalizzazione, così come l’ingresso di nuove partnership, valorizzino la peculiarità del territorio e diano in concreto la possibilità che avvenga finalmente la reindustrializzazione richiesta da Fim Fiom Uil nazionali, territoriali,, dalla RSU e da tutti i lavoratori…”.