ISI, RIFONDAZIONE: "POCA LUCE E MOLTO FAR WEST"
"Le Istituzioni facciano valere i loro poteri e gli accordi sottoscritti"
Isi ex Electrolux, salta la ricapitalizzazione e la proprietà, osservano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, "annunciano con il massimo dell’ambiguità un piano riorganizzativo. Di fatto si allontana il processo di reindustrializzazione e si riaffaccia l’allarme occupazionale". Com'è noto in una nota diramata dalla proprietà, si comunica che “i soci non hanno dato corso all’aumento di capitale deliberato il 27 luglio 2010, ritenendo utile avviare un più completo riassetto organizzativo". Il nuovo "annuncio choc" sulla ricapitalizzazione saltata arriva preceduto da un altro comunicato diffuso alcuni giorni prima da Isi con il quale veniva annunciata la chiusura dello stabilimento per due settimane. Si tratta di un "nuovo e duro colpo al ventilato processo di reindustrializzazione e soprattutto al già precario processo occupazionale". Rabbia, delusione e sconcerto tra i lavoratori che "ripiombano in una situazione di forte precarizzazione a cui va aggiunto il mancato pagamento degli stipendi". L’Isi torna così ad essere "un far west" dove ogni giorno soci e proprietà cambiano decisioni e "stravolgono ogni sorta di impegni, molti dei quali assunti nelle sedi negoziali e ai tavoli istituzionali". Così tra una dura cassa integrazione e una formazione avviata e non conclusa "prende corpo il tema della smobilitazione produttiva” poiché la società "si è ben guardata dal chiarire se il piano di ristrutturazione annunciato prevede ridistribuzione della produzione (tra Scandicci e Marcianise) oppure smantellamento delle infrastrutture esistenti e quindi un massiccio licenziamento di massa". Torna d’attualità, in questa complessa e controversa vicenda, "il ruolo delle istituzioni locali regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Scandicci chiamati inevitabilmente ad assumere un ruolo guida e a far valere i loro poteri affinché si profili responsabilità sociale dell’impresa e soprattutto chiarezza immediata sul futuro del siti produttivo". Alla mancata ricapitalizzazione si aggiungono "i problemi stipendiali, gli operai faticano a ricevere i propri salari".
"Nell’esprimere la solidarietà ai lavoratori e nel richiamare il massimo della iniziativa istituzionale e politica e dichiarando il proprio impegno affinché l’azienda rispetti gli impegni assunti sul versante occupazionale e produttivo", Caò e Verdi chiedono con una domanda d'attualità al Presidente della Provincia e all’Assessore competente, quali iniziative si intende intraprendere nei confronti di Isi affinché "venga immediatamente chiarito cosa comporterà il piano di ristrutturazione annunciato, i mancati investimenti, il problema occupazionale".
Si chiede anche di sapere "i tempi previsti per la riconvocazione dei tavoli dove dalla proprietà e alla presenza delle organizzazioni sindacali siano esplicitati gli atti futuri". Infine "chiediamo alla Giunta provinciale se è stato previsto un piano di misure di sostegno a redditi e salari per contrastare ogni possibile perdita dei posti di lavoro e cosa intende fare per quanto di sua competenza sulla delicata materia del pagamento degli stipendi".