ISI EX ELECTROLUX, RIFONDAZIONE: "BENE E AVANTI, CON GIUDIZIO"
"Il calvario è stato troppo lungo e le buone notizie che sono arrivate devono essere confermate con impegni verificabili"
Isi ex Electrolux viene rilevata dalla SG Green Power e da altre imprese italiane che insieme acquisiscono il 90% delle quote. "Finalmente - affermano Andrea Calò e Lorenzo Verdi, consiglieri provinciali di Rifondazione comunista - esce di scena Mercatech". Il 18 settembre, infatti, si è tenuto in Regione Toscana l’atteso incontro sulla vicenda della Isi ex Electrolux a seguito della mancata ricapitalizzazione e della nuova chiusura dello stabilimento di Scandicci. Alla riunione promossa dalla Regione Toscana hanno partecipato l’Amministrazione provinciale di Firenze, il Comune di Scandicci, le organizzazioni sindacali Fiom, Fim, Uilm, la Rsu di Isi, Fidi Toscana e i nuovi assetti proprietari.
In quella sede è stato dato l’annuncio del rilevamento dell’azienda da parte di tre gruppi industriali. L'azionista di maggioranza, la ternana Energia futura holding, ha ceduto per 9,2 milioni l'intera partecipazione in Isi (89,84%) a SgGreenPower, una newco costituita per l'occasione e controllata dal gruppo Saccaro (attraverso Valerio Maioli di Ravenna e Morandi) e dalla Sge di Sergio Gattorno (ex Ansaldo sistemi). Da evidenziare che questa nuova newco "pur essendo una srl in fase di definizione negli assetti, presenta caratteristiche di gruppo familiare nel settore della elettronica e della illuminazione mentre la impresa di Ravenna che partecipa al 50% alla nuova società ha realizzato l'impianto di illuminazione nel circuito di Singapore dove si svolge il Gp di Formula 1 in notturna (l'edizione 2010)". Dunque, "esce dunque di scena il fondo d'investimento Mercatech, azionista di maggioranza di Energia futura, che in Italia controlla anche le ex attività dell'americana Jabil” e che in questi mesi "non ha mostrato molta serietà imprenditoriale ricevendo critiche alla gestione dalle organizzazioni sindacali e dagli stessi lavoratori". La stessa Regione Toscana dichiara dunque di essere stata informata al tavolo istituzionale del 18 settembre della nascita della nuova proprietà e soprattutto del fatto che è stata firmata una lettera d'intenti con Fidi Toscana e l'imprenditore fiorentino Leonardo Bassilichi che a sua volta è interessato ad entrare nella società.
Fidi Toscana sarebbe interessata ad entrare a condizione che il piano industriale sia credibile sul versante della reindustrializzazione e, soprattutto sul versante occupazionale, attualmente ci sono 370 lavoratori con il fiato sospeso, una parte dei quali in cassa integrazione e altri a rotazione occupati. Il presidente della nuova azienda ha anche annunciato la volontà di convocare, per lunedì 4 ottobre, un primo tavolo aziendale per il concreto inizio del confronto aziendale sulla produzione di impiantistica solare. "Rappresenta dunque una svolta l’ingresso e il rilevamento da parte della SG Green Power al 90%?", domandano Calò e Verdi. E continuano: "Sarà presentato e sostenuto il nuovo piano industriale che avvia davvero la ripresa delle attività produttive sul versante delle energie rinnovabili? A quanto ammonterà realmente la ricapitalizzazione che implementerà la capacità produttiva dello stabilmento? Sarà infine capace la nuova proprietà di stabilire e mantenere corrette relazioni sindacali e istituzionali? Quali saranno i tempi reali per porre fine al processo di forte precarizzazione subito e pagato duramente dai lavoratori e con che modalità i medesimi saranno reinseriti in produzione?". Queste sono "alcune delle domande che come gruppo provinciale rivolgiamo all’Amministrazione Provinciale pur esprimendo soddisfazione per la svolta annunciata ma mantenendo ogni sorta di cautela nella valutazione generale della intesa, poiché da anni i lavoratori stanno subendo un vero e proprio calvario in termini di lavoro, salari, stipendi e redditi".
Calò e Verdi, con una domanda d'attualità, chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire dettagliatamente sugli esiti dell’incontro del 18 settembre in Regione Toscana sulla vicenda di ISI ex Electrolux, sull’intesa raggiunta e sul rilevamento dello stabilimento di Scandicci da parte di nuove imprese italiane per una quota pari al 90%, le garanzie che sono state fornite da parte della nuova proprietà al tavolo istituzionale, quando sarà presentato il piano industriale che rilancia le attività e soprattutto reintegra i lavoratori mettendo fine a precarizzazione occupazionale e salariale. Infine "chiediamo di conoscere le iniziative che l’Amministrazione provinciale avvierà per quanto di sua competenza sulla vicenda dello stabilimento di Scandicci".