L'UNITA', CALO': "INIQUA OPERAZIONE DI MERCATO"
"Si punta a cancellare lavoro e diritti solo per fare cassa sulla pelle dei giornalisti"
Annunciati lincenziamenti nella redazione dell'Unità a Firenze. I consiglieri di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi hanno presentato una domanda d'attualità in Consiglio provinciale. Ecco il testo:
"La Federazione della Stampa annuncia la perdita del posto di lavoro per 11 giornalisti de l’Unità a causa dell’annunciata chiusura delle cronache regionali di Firenze e Bologna. La proprietà oggetto in passato di una dura vertenza, da parte del sindacato e degli operatori, aveva annunciato il rilancio delle due redazioni ( che tra l’altro garantiscono il 40% delle vendite e contano la metà degli abbonati ), invece, contravvenendo agli impegni dichiarati ha rispolverato la politica dei tagli e senza alcuna motivazione chiude le redazioni cancellando lavoro e professionalità. Un prezzo inaccettabile per un settore già duramente provato da un periodo di cassa integrazione a rotazione che hanno fatto dal giugno 2009 a tutt’oggi.
L’attacco al lavoro, all’occupazione e soprattutto a chi fino ad oggi contribuisce a qualificare il settore dell’informazione si tradurrebbe per i 5 giornalisti di Bologna e i 6 giornalisti di Firenze in un provvedimento di cassa integrazione a zero ore.
L’editore quale blanda giustificazione per il provvedimento di chiusura adottato cita il peso del disavanzo che grava sulle due redazioni pari a 1,2 milioni di euro e con un calcolo cinico e privo di qualsiasi criterio ( se non quello di fare cassa con i diritti dei lavoratori) prova a liberarsi dei giornalisti affermando che la chiusura delle cronache locali “…non porterà a una diminuzione delle copie vendute…”. La politica dei tagli e i licenziamenti di intere equipe di giornalisti vengono giustamente avvertiti dai lavoratori come un tentativo di smantellare progressivamente uno dei più autorevoli e prestigiosi quotidiani che dal 1924 opera nel campo dell’informazione.
Da qui la decisione di proclamare due giorni di sciopero a difesa del lavoro, dei diritti e dell’informazione.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali nell’esprimere la propria solidarietà agli 11 giornalisti de l’Unità delle cronache di Bologna e Firenze già in cassa integrazione a rotazione dal giugno 2009 a tutt’oggi e ai quali l’Editore - contravvenendo agli impegni dichiarati di rilancio e di riqualificazione delle cronache locali - annuncia la chiusura delle medesime cancellando lavoro, diritti e salari ribadiscono la propria contrarietà alla politica dei tagli portata avanti dalla proprietà e dichiarano il proprio impegno in tutte le sedi istituzionali e politiche a contrastare l’iniquità del provvedimento.
Altresì chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sulla annunciata chiusura delle cronache regionali di Firenze e Bologna de l'Unita' a partire dal 15 ottobre con le conseguenti perdite di 11 posti di lavoro ( 5 a Bologna e 6 a Firenze), se l’Amministrazione Provinciale per quanto di sua competenza è stata investita degli annunciati tagli e dai tentativi di cancellare lavoro e diritti. Inoltre chiediamo di sapere quali iniziative l’Amministrazione Provinciale intende attivare affinché non si privi Firenze di una esperienza così prestigiosa di un giornale ( quello fondato da Antonio Gramsci) che ha qualificato con i suoi servizi e la sua cronaca non solo la città e la sua provincia ma l’intero settore dell’informazione oggi sotto attacco del governo di centro destra. Infine appreso che il Presidente della Regione Toscana ha espresso il proprio rammarico sugli annunciati licenziamenti chiediamo se l’Amministrazione Provinciale ha intenzione, in accordo con altre amministrazioni locali, di far sentire la propria voce per contrastare una iniqua operazione di mercato".