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GRUPPO BERLINCIONI DISMETTE 5 AZIENDE?
Interrogazione di Rifondazione comunista in Consiglio provinciale

La chiusura del gruppo Berlincioni che ha annunciato la dismissione di cinque aziende tutte situate tra Firenze e Arezzo (Metal Tech e Recs, Scandicci; Santo Spirito, Firenze; Berlincioni, Firenze; e Artex, Arezzo) per un totale di 105 lavoratori, è al centro di un'interrogazione dei consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi (Rifondazione comunista). I consiglieri fanno riferimento a una nota diramata dalle rappresentanze sindacali Fiom Cgil del Gruppo Berlincioni: la proprietà e Associazione Industriali avrebbero comunicato di voler avviare la dismissione delle attività ricorrendo a “concordati preventivi”. Tale decisione sarebbe stata motivata da una consistente situazione debitoria a loro avviso non più sostenibile. Calò e Verdi, nell’esprimere la propria solidarietà ai lavoratori del gruppo Berlincioni, "a cui è arrivato un provvedimento di licenziamento di massa" e, nell’esprimere il proprio impegno politico e istituzionale a sostegno della vertenza aperta a difesa dell’occupazione e attività lavorative, chiedono al Presidente della Provincia di Firenze di riferire dettagliatamente sulle chiusure e sulle conseguenze che queste produrranno "sulla pelle dei lavoratori in materia di lavoro, occupazione, salari e redditi". Si chiede anche di sapere se l’Amministrazione provinciale, per quanto di sua competenza, è stata investita dalle organizzazioni sindacali della vertenza avviata e sui conseguenti licenziamenti di 105 lavoratori (alcuni dei quali non appartengono alla provincia di Firenze). Si tratta di "scongiurare la desertificazione delle attività e salvaguardare l'occupazione".

23/09/2010 17.25
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze