SAHARAWI, ANDREA BARDUCCI: “GIÙ IL MURO DELLA VERGOGNA” CARLA FRACCI: “LO SPOT PER I BAMBINI? UN DOVERE MORALE”
A Firenze si svolgerà il 9 ottobre la conferenza internazionale che per la prima volta in Italia riunirà a Palazzo Medici personalità di livello mondiale per il riconoscimento della Repubblica Araba Saharawi Democratica
Il muro marocchino o “muro della vergogna” è un insieme di otto muri difensivi con una lunghezza superiore a 2.720 km costruito dal Marocco nel Sahara Occidentale. Si tratta di una zona militare con bunker, fossati e campi minati, edificato con l’obiettivo di proteggere il territorio occupato dal Marocco dalle incursioni del Fronte Polisario. “Dobbiamo impegnarci a buttare giù questo muro – ha detto il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci – per riconoscere l’autodeterminazione della repubblica Saharawi. Dobbiamo rompere l’intransigenza del governo marocchino e resuscitare l’attenzione pubblica su questa causa. È indispensabile – ha aggiunto il Presidente – che anche il Governo italiano compia un passo più deciso verso il riconoscimento della RASD (Repubblica Araba Saharawi Democratica)”.
Proprio per rilanciare, a livello mondiale, la causa Saharawi, Palazzo Medici Riccardi ha organizzato – per il prossimo 9 ottobre – e per la prima volta in Italia, una conferenza internazionale
durante la quale si riuniranno personalità di livello mondiale, a partire dalle rappresentanze diplomatiche dei paesi che riconoscono ufficialmente la RASD.
All’iniziativa fiorentina parteciperà anche Mohammed Abdelaziz, Presidente della Repubblica Saharawi. Durante la Conferenza internazionale sarà presentata ufficialmente la campagna di sensibilizzazione “Dalla parte dei bambini Saharawi – Rifugiati figli di rifugiati” promossa da Carla Fracci, Assessore alla Cultura Provincia di Firenze e Ambasciatrice di Buona Volontà della Fao. Proprio l’assessore provinciale alla cultura si è prestata gratuitamente alla realizzazione di un video – girato nel cortile di Palazzo Medici, con la regia di Giuseppe Menegatti – per lanciare l’appello a sostegno dei bambini saharawi. “Sono felicissima – ha detto Carla Fracci – di aver potuto dare un contributo alla causa anche se questo non basta. Abbiamo tutti il dovere morale di impegnarci in questa battaglia per far sì che questi bambini abbiano un futuro diverso, perché questi rifugiati figli di rifugiati abbiano al più presto una casa, la loro casa, dove vivere, crescere e giocare”.
È stata realizzata anche una brochure – che sarà distribuita in occasione del convegno – che raccoglie alcune storie dei bambini saharawi. Queste testimonianze nascono dal lavoro dell’Associazione di solidarietà con il popolo Saharawi Ban Slout Larbi (le foto sono gentilmente concesse dal Centro Sperimentale di fotografia di Prato).
Ad apertura dei lavori – sabato 9 ottobre – è previsto un momento di saluto nel Cortile di Michelozzo alla presenza di tutti i gonfaloni della Provincia, durante il quale la Filarmonica Musicale “Michelangiolo Paoli” di Campi Bisenzio eseguirà gli inni italiano e saharawi.
I Saharawi rappresentano oggi l’unica popolazione a non aver conseguito la sovranità sul proprio territorio: nonostante la reazione della comunità internazionale non si sia fatta attendere (le Nazioni Unite hanno in più occasioni sancito il diritto all’autodeterminazione del popolo) allo stato attuale la situazione è bel lontana dal dirsi risolta.