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CASSA INTEGRAZIONE ALLA CPF COSTRUZIONI. DOMANDA DI ATTUALITÀ DI CALÒ E VERDI (GRUPPO RIFONDAZIONE COMUNISTI ITALIANI)
La Cpf Costruzioni del gruppo Fratini ritira 56 licenziamenti e nel ricorrere alla Cigs per 80 lavoratori viola gli accordi raggiunti. Protesta dei sindacati e dei lavoratori. Appello dei sindacati all’Amministrazione Provinciale affinché intervenga per contrastare la crisi nel settore edile e soprattutto i forti processi di precarizzazione occupazionale e salariale. Solidarietà ai lavoratori della Cpf Costruzioni. Domanda di attualità art. 39 del regolamento del Consiglio Provinciale

Apprendiamo che la Cpf Costruzioni, storica impresa edile fiorentina che ha sede in via dei Cattani, che fa capo al gruppo Fingen dei fratelli Fratini dove vi lavorano 144 persone (più i dirigenti), senza attenersi a ciò che è stato sottoscritto nell’accordo ratificato presso la sede di Confindustria Firenze, in modo unilaterale invia le prime lettere con le quali viene comunicata la Cigs (cassa integrazione guadagni straordinaria) e quindi la sospensione immediata dal lavoro per 80 lavoratori.
Le lettere inviate dalla proprietà fanno riferimento al verbale di accordo siglato in Provincia il 27 settembre, ma la prassi sindacale avrebbe richiesto perlomeno la discussione dell’accordo raggiunto, con il quale la Cpf è stata obbligata a ritirare le procedure di mobilità annunciate per 56 lavoratori (25 impiegati e 31 operai) e ad utilizzare la Cigs fino ad un massimo di 80.
Il ricorso alla cassa integrazione viene motivato con la crisi economica riconducibile al periodo nero che vive tutto il settore dell'edilizia.
La Cigs, a quanto ci è dato sapere, decorrerebbe dal 1 ottobre per la maggior parte dei dipendenti.
La sua durata è un anno, fino al 30 settembre 2011.
L’inopportuna comunicazione ha colto tutti i lavoratori di sorpresa riaccendendo preoccupazioni e apprensione poiché la vicenda di questo gruppo è stata oggetto di una complessa e articolata controversia della quale la Cigs rappresenterebbe l ‘ultima tappe di una vertenza che va avanti da alcuni mesi ma che abbraccia l’arco di vari anni.
Infatti siamo di fronte ad una crisi …che negli ultimi due anni avrebbe portato a un forte calo della produzione, con la conseguente riduzione del fatturato a livelli quasi dimezzati rispetto a quelli dei due anni precedenti (si parla da circa 80 a una quarantina di milioni di euro)….”. Tutto poi precipitò quando molte delle commesse ebbero la loro graduale conclusione la Cpf imboccò la strada della riduzione del personale. “…Già in primavera l'azienda aveva fatto ricorso agli ammortizzatori sociali, con 12 settimane di cassa integrazione ordinaria per numerosi dipendenti, i quali pensavano che quel sacrificio avrebbe consentito all'azienda di poter ripartire più in salute. Ma a fine luglio è arrivata la richiesta della procedura di mobilità e poi il ripensamento e la Cigs…”.
Sotto accusa dei sindacati sono l’invio delle lettere senza alcun preavviso esplicito in questo senso è il giudizio della Fillea-CGIL che è intenzionata a contestare “…formalmente le lettere inviate ai lavoratori , per noi non hanno valore perché non rispettano gli accordi presi…”. Dunque pur essendo stati scongiurati i licenziamenti nel settore edile rimane il massimo dell’allarme e dell’emergenza occupazionale ne è conferma il dato degli iscritti “…alla Cassa edile ne sono la conferma: da giugno 2009 al giugno scorso sono andati perduti circa 1000 operai e 200 ditte. Un calo del 10%....”.
Da qui l’appello della Filca Cisl a far si che a Firenze vengano sbloccati i cantieri che rappresentano una delle cause di aggravamento della crisi “…Servono interventi forti a livello locale da parte di Comune, Provincia, Regione…”.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali nell’esprimere la propria solidarietà ai lavoratori della Cpf Costruzioni da tempo impegnati a difendere occupazione e salari nel ribadire il proprio impegno a sostegno della vertenza avviata chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore Competente di riferire su quanto sta accadendo allo stabilimento Cpf Costruzioni a partire dall’accordo raggiunto in sede di Confindustria Firenze dove è stato convenuto di ritirare le procedure di mobilità e l’avvio della Cigs, i motivi per i quali la proprietà successivamente non ha rispettato gli accordi inviando comunicazione di cassa integrazione. Altresì chiediamo di sapere cosa intende fare l’Amministrazione Provinciale per quanto di sua competenza nel contribuire a ripristinare corrette relazioni sindacali e soprattutto il rispetto degli accordi sottoscritti tra le parti, quali sono gli interventi che a livello locale può mettere in essere la Provincia di Firenze per contrastare la crisi nel settore edile e soprattutto i forti processi di precarizzazione occupazionale e salariale.




Andrea Calò LorenzoVerdi

04/10/2010 11.01
Provincia di Firenze - Consiglio Provinciale