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SOLLICCIANO, LA PROVINCIA: "RISPRISTINARE I CORSI SCOLASTICI"
Approvata una mozione che recepisce le richieste degli istituti Sassetti-Peruzzi, Russell-Newton e Pestalozzi

Sollicciano. Il Consiglio provinciale è preoccupato per i tagli e le compressioni "che negano le possibilità di istruzione-formazione dei detenuti e quindi l'opportunità di reinserimento sociale" negli istituti penitenziari di Sollicciano 'Gozzini' e 'Meucci'. Le disponibilità orarie sono "fortemente ridotte rispetto al passato e con modalità organizzative che difficilmente potranno garantire la necessaria formativa e tali da prefigurare la definitiva chiusura dei corsi di studio". A riguardo l'assemblea di Palazzo Medici Riccardi ha approvato una mozione presentata delle Commissioni Pubblica Istruzione e Politiche sociali, presentata dai presidenti Alessandro Cresci e Andrea Calò, recependo, in un allegato al documento, le richieste per il ripristino dei corsi avanzate dagli istituti scolastici che operano nel carcere di Sollicciano. A favore della mozione hanno votato Pd, Idv, Rifondazione comunista, Sel, contro la Lega nord, mentre non hanno partecipato al voto i consiglieri del Pdl non perchè contrari al merito e al dispositivo della mozione ma per le critiche contenute nel documento al Governo (il consigliere Massimo Lensi aveva proposto un emendamento a riguardo che è stato respinto). Gli istituti scolastici che operano a Sollicciano sono il professionale Sassetti-Peruzzi, il Russel-Newton e il Comprensivo Scuola Città Pestalozzi. Le loro richieste sono finalizzate da parte del Sassetti-Peruzzi alla creazione di una classe Quinta aziendale, con diploma di maturità, e una Terza aziendale con diploma di qualifica. Il Russell-Newton ha proposto una classe Quinta geometri con diploma di maturità, una classe Seconda geometri (per l'idoneità alla Terza) e, in subordine, una pluriclasse Prima e Quinta geometri. Da parte della Pestalozzi, infine, la proposta di un docente di lettere (nella sezione femminile del Gozzini).

07/10/2010 15.50
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze