ROTATORIA DI INCISA “LA PROVINCIA HA GIA’ COMPLETATO IL LAVORO
CHE VOLONTARIAMENTE SI ERA ASSUNTA PER AIUTARE IL COMUNE”
La Vicepresidente Cantini: “A marzo abbiamo consegnato lo studio
che ci eravamo offerti di realizzare per sbloccare la situazione”
"Sono francamente stupita del protrarsi in Consiglio provinciale del dibattito attorno alla rotatoria di Incisa, che oramai da marzo 2010 non riguarda più direttamente la Provincia di Firenze”. E’ quanto fa sapere in una nota la VicePresidente con delega alle infrastrutture Laura Cantini replicando in modo deciso a quanto dichiarato dai consiglieri provinciali Calò e Verdì.
“La Provincia di Firenze – ha spiegato Laura Cantini - pur non avendone competenza, è già intervenuta a titolo del tutto volontario a sbloccare una situazione di stallo che si era creata tra Comune di Incisa e Autostrade nel cercare di portare alla realizzazione quest’opera. Ricordo dunque ai consiglieri Calò e Verdi che l’adeguamento dello svincolo autostradale di Incisa con realizzazione della rotatoria è una richiesta lecita che il Comune di Incisa ha fatto ad Autostrade per la quale la Provincia si è offerta, per accelerare i tempi, di realizzare uno studio di fattibilità e di valutare eventuali procedure espropriative”.
“Ebbene, abbiamo consegnato questo studio – ripeto, realizzato del tutto volontariamente – nel mese di marzo 2010 ad Autostrade s.p.a., che grazie al nostro intervento si è impegnata ad inserire la realizzazione della rotatoria nei lavori previsti per la terza corsia dell’A1, e che quindi i lavori saranno realizzati in concomitanza con i lavori della terza corsia, la cui conferenza dei servizi ancora non si è conclusa.”
“Per completezza dell’informazione – conclude la Vicepresidente - ricordo che la soluzione proposta dalla Direzione Viabilità della Provincia di Firenze che ha sbloccato la situazione di stallo con Autostrade, e che ha riscosso l’approvazione di tutti i Comuni coinvolti oltre che della società, prevede una rotatoria di diametro esterno di 44 m, che renderà più sicuro e fruibile questo incrocio e che non richiede opere infrastrutturali di particolare complessità né procedure espropriative".