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VALDARNO, "I PROBLEMI CORRONO SUI BINARI"
Rifondazione comunista: “Inquietanti scenari sul futuro dei pendolari". Richiesta convocazione del Comitato in Commissione Trasporti

"Alla luce delle ultime segnalazioni fatte dal Comitato Pendolari Valdarno Direttissima" il Gruppo Provinciale di Rifondazione Comunista ribadisce "tutte le proprie preoccupazioni riguardo al futuro del sistema dei trasporti nel nostro territorio". In relazione alla gravità della situazione del trasporto pubblico locale il gruppo consiliare di Palazzo Medici Riccardi ha rinnovato la richiesta di un’audizione del Comitato e dei competenti dirigenti di Trenitalia presso la Commissione Trasporti del Consiglio Provinciale chiedendo che essa si svolga in tempi stretti.
Le amministrazioni locali e in primo luogo la Provincia "debbono a nostro avviso - spiegano i due esponenti di Rifondazione - anteporre alla logica dei tagli e delle razionalizzazioni la vera e piena tutela dei diritti dei cittadini e la salvaguardia della qualità del trasporto pubblico".
Consapevoli che i tagli apportati dal Governo ai trasferimenti agli enti locali rischiano di avere pesanti ripercussioni, sia per il trasporto su gomma che per quello su ferro, "crediamo debba esserci un intervento politico chiaro a sostegno di chi ogni giorno subisce sulla propria pelle gli effetti della crisi".Rifondazione Comunista, impegnata da tempo sulle questioni legate al pendolarismo del territorio (dal Mugello al Valdarno fino all’Empolese-Valdelsa e alla Vadisieve), evidenzia oggi "quegli elementi di criticità che riguardano nello specifico il territorio del Valdarno Fiorentino. Rimane tutta da chiarire la definizione delle modalità e le conseguenze sui treni dei pendolari, del previsto trasporto su treno verso Caviglia delle terre di scavo dei lavori della Tav; da approfondire le conseguenze che l’inserimento dei treni veloci della società NTV produrranno sulla Direttissima Roma-Firenze. Da capire poi cosa cambierà da dicembre con l’introduzione del nuovo orario invernale di Trenitalia e se come ipotizzato l’”Alta Velocità Regionale” interesserà anche la linea Firenze-Arezzo e se ciò comporterà tagli alle
fermate ferroviarie del Valdarno".

08/10/2010 12.40
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze