MORTE TRE DONNE CINESI A PRATO, "DI SERIE B"
I consiglieri provinciali Bombardieri e Giunti (Pd): "Così è stata considerata questa tragedia"
La tragedia della morte di tre giovani donne cinesi annegata in un sottopasso a Prato viene affrontata in una mozione presentata dai consiglieri della Provincia di Firenze Remo Bombardieri e Piero Giunti del gruppo Pd che rilevano, nel titolo, come "anche una tragedia umana può diventare di serie B". Questo il testo della mozione che verrà sottoposta all'approvazione del Consiglio provinciale di Firenze.
"La tragedia che si è consumata a Prato, con la morte di tre giovani donne annegate in un sottopasso in Via Ciulli nel Comune di Prato completamente allagato, dopo un violento nubifragio, è stata l’occasione per il Sindaco di Prato, per ricordarci il clima generale che stiamo vivendo nel nostro paese sul tema dell’inclusione e l’accoglienza alle comunità straniere.
Come apparso sui quotidiani nazionali il sindaco di Prato ha negato il lutto cittadino per la morte delle tre donne Cinesi che alle prime luci dell’alba, recandosi al lavoro, hanno trovato la morte.
La giustificazione sembrerebbe che in tempi recenti non è mai stato proclamato lutto cittadino aggiungendo altresì: “ non ci sarà lutto cittadino: è una scelta complessa e per la quale serve molto equilibrio.“
Tale decisione ha provocato giustamente sconcerto nella comunità Cinese che ormai da tempo è fortemente radicata in quel territorio.
Per questo riteniamo completamente sbagliato non considerarla una tragedia dell’intera comunità evitando inutili strumentalizzazioni e polemiche che ne sono derivate.
Noi crediamo che di fronte alla morte e al dolore dei familiari non ci possa essere distinzione di razza o di appartenenza.
Per questo momento in cui in altri territori si continua da alimentare divisioni e frammentazioni senza affrontare concretamente il problema serio dell’inclusione di intere comunità straniere, noi consideriamo improcrastinabile rimettere al centro della questione la dignità umana e i diritti di ogni individuo indipendentemente alla nazionalità e dalla provenienza.
Consideriamo la decisione del Sindaco Cenni un’occasione mancata per chi amministra la cosa pubblica di affrontare concretamente le questioni invece che seguire spinte populiste e intolleranti che niente hanno a che vedere con la cultura e la tradizione di una società civile, indipendentemente dalle appartenenze politiche.
Si invita il Consiglio Provinciale di Firenze a esprimere le sentite e partecipate condoglianze alla intera comunità di Prato e ai familiari delle vittime".