INDUSTRIAL DESIGN, COMPARTO MINACCIATO DA CRISI
La modifica del Codice della proprietà industriale mette in difficoltà aziende e migliaia di dipendenti. Mozione del Pd in Consiglio provinciale
La modifica del Codice della proprietà industriale comporterà gravi conseguenze per il comparto dell'industrial design, secondo i consiglieri provinciali del Pd Stefano Prosperi, Sandro Bartaloni, Federigo Capecchi, Maurizio Cei, Silvia Melani ed Enzo Montagni che hanno stilato una mozione da sottoporre all'approvazione del Consiglio provinciale. Eccone il testo:
"Il Consiglio provinciale
• preso atto della recente modifica dell'art. 239 del Codice della Proprietà Industriale (D.Lgs. n.30/2005) conseguente all'art.123 del D.Lgs. n.131 del 13 agosto 2010, in vigore dal 2 settembre scorso, che vieta la produzione di opere di disegno industriale di pubblico dominio in quanto considera applicabili le norme sul diritto di autore che ne vietano la riproduzione, nonostante una precedente legge (L .n.99 del 2009) ne avesse confermato la legittimità per quelle aziende che producevano prima del 19 aprile del 2001 ;
• preso atto inoltre che il suddetto articolo vieta con effetti retroattivi la commercializzazione delle opere di disegno industriale di pubblico dominio prodotte antecedentemente all'anno 2006;
• considerato che sono numerose le aziende del settore presenti nei distretti industriali del territorio provinciale, soprattutto di piccola e media dimensione, operanti nel settore della produzione di mobili, illuminotecnica, complementi d'arredo, attività da sempre sono state sostenute da provvedimenti specifici e promosse dalle pubbliche istituzioni come qualificanti identità del Made In Italy;
• valutato perciò che saranno gravi le conseguenze in quanto verrà messa in discussione la sopravvivenza di tali imprese, andranno perduti centinaia di posti di lavoro e registreremo la perdita di conoscenze e professionalità, fattori chiave della tenuta del nostro sistema produttivo;
• preso atto delle pubbliche prese di posizione delle associazioni di categoria e della Regione Toscana che, attraverso l'assessore alle attività produttive, ha ripetutamente chiesto al Governo interventi urgenti per riconsiderare le nuove norme e modificarle;
auspica
che il Governo comprenda di aver introdotto norme con effetti devastanti su un settore produttivo come quello del disegno industriale fin'ora sostenuto da specifici provvedimenti in quanto interessante migliaia di aziende italiane, comprese centinaia di aziende toscane e fiorentine, affermate nei mercati nazionali e internazionali e quindi promotrici del Made In Italy e
Invita
il Presidente della Provincia a farsi portavoce delle istanze rappresentate attraverso la presente mozione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Governo;
impegna
la Presidenza del Consiglio a trasmettere la presente mozione alla Presidenza della Regione Toscana e alle Presidenze delle assemblee parlamentari".