SELTEC, LA SITUAZIONE DELL'AZIENDA DELL'OSMANNORO
La vicenda ricostruita in Consiglio provinciale dall'assessore Simoni su richiesta della Lega nord
Il Consiglio provinciale di Firenze si è occupato nell'ultima seduta della vicenda Seltec. L'assessore provinciale al Lavoro Elisa Simoni ha risposto a un'interrogazione presentata dal capogruppo della Lega nord Marco Cordone. La Seltec, l’azienda dell'Osmannoro produttrice di apparecchi per i condizionatori auto, la lettura del gas e per la diagnostica di autoveicoli, aveva manifestato l’intenzione di chiedere la Cassa intregrazione straordinari per crisi aziendale. A seguito dell’accordo raggiunto presso il Tavolo procedurale della Provincia nel novembre 2009, l’azienda ha avuto facoltà di porre in Cassa fino ad un massimo di 25 addetti per 12 mesi a far data dal primo dicembre 2009. Sempre nel corso del mese di dicembre scorso, l’azienda è stata posta in liquidazione. Sono proseguiti i contatti con l’azienda Textron di Bergamo nella speranza di un’acquisizione. A questo scopo, contro il parere dei sindacati, l’azienda avrebbe iniziato a trasferire produzioni a Bergamo per ottenere risorse finanziarie atte ad evitare il fallimento. I sindacati nel frattempo facevano sottoscrivere ai lavoratori una lettera indirizzata alla Textron, nella quale si rivendicava un rapporto di lavoro avendo ravvisato gli elementi di una cessione di ramo d’azienda.
Pochi giorni dopo - a detta dei sindacati - venivano portati i libri in Tribunale. La Seltec è stata dichiarata fallita con sentenza del Tribunale di Firenze n°120 del 2010; a seguito della richiesta del curatore fallimentare, la Direzione lavoro ha provveduto a convocare le parti il 21 luglio scorso per esperire un tentativo di conciliazione. Le parti hanno convenuto di chiedere al Ministero del Lavoro la Cassa integrazione straordinaria per procedura concorsuale per 12 mesi per un totale di 24 lavoratori sospesi a 0 ore con pagamento diretto da parte dell’Inps.
Nel corso del periodo di intervento della Cassa integrazione sarà attuato un programma finalizzato alla riqualificazione e alla ricollocazione dei lavoratori interessati dalla condizione di eccedenza che si concretizzerà in collocazione in mobilità (in questo caso l’azienda potrà procedere alla collocazione in lista di mobilità di alcune unità lavorative utilizzando il criterio della non opposizione al licenziamento) e in attivazione delle misure di politica attiva (voucher, colloqui orientativi, servizi di accompagnamento). L’azienda e i sindacati si sono impegnati ad effettuare incontri con cadenza trimestrale per monitorare e verificare l’andamento della Cassa integrazione straordinaria. Alla fine del periodo di autorizzazione della Cassa l’azienda collocherà in lista di mobilità tutto il personale ancora in forza all’azienda.