DOMENICHE AI GIGLI, "MA COM'E' FLESSIBILE CHINI"
Rifondazione comunista invita la Provincia ad intervenire e chiede una riflessione alle giunte di Centrosinistra: "Si lavora per vivere, non si vive per lavorare"
"Non contenti della 'flessibilità' delle associazioni padronali, il Sindaco di Campi Bisenzio con una ordinanza ripristina la schiavitù per i lavoratori nei centri commerciali. Noi ne chiediamo l’immediata revoca". I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi contestano la scelta del Sindaco di Campi Bisenzio di modificare, con una propria ordinanza, su richiesta del Centro Commerciale 'I Gigli', le deroghe alle aperture domenicali. Si tratta di "un atto lesivo degli accordi siglati dalle Organizzazioni Sindacali che già prevedevano venti deroghe domenicali per il 2010 programmate fin dallo scorso novembre, portandole così a 22". Il Gruppo di Rifondazione Comunista esprime piena solidarietà ai lavoratori del commercio che hanno protestato sotto il Comune di Campi contro l’innalzamento a 22 domeniche dell’apertura dei Centri Commerciali (in particolare dei “Gigli”) e "il proprio totale dissenso sulla scelta operata dal Sindaco che privilegia il mercato e le imprese a discapito dei diritti, del buon lavoro e del rispetto dei contratti". Già da tempo i centri commerciali "sono oggetto di numerosi richiami da parte dei sindacati e di forti proteste da parte dei lavoratori per la pesantezza degli orari, dei turni e di una organizzazione che mira alla intensificazione dei carichi di lavoro, alla massima flessibilità e alla compressione dei diritti". All’indomani della "straordinaria manifestazione della Fiom riteniamo l’ordinanza anche inopportuna poiché il 16 ottobre si è manifestato contro il governo di Centrodestra e Confindustria proprio a difesa dei diritti e conto i ricatti, sopratutto di chi vuole utilizzare il concetto di deroga o per il ricatto occupazionale o per il ricatto della ripresa produttiva". Rifondazione Comunista chiede al Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci di intervenire sul Sindaco Chini e a tutta la Giunta Comunale di Campi Bisenzio "affinché venga ritirato il provvedimento, garantendo così il rispetto degli accordi sindacali in essere del lavoro e della dignità degli stessi lavoratori. Si lavora per vivere, non si vive per lavorare. Il nostro Gruppo ritiene singolare, che dopo aver ottenuto le più varie modalità di lavoro flessibile da parte dei governi che si sono ultimamente succeduti, ci si accanisca a rovinare la qualità della vita dei pochi che hanno ancora un lavoro".
Le Amministrazioni Comunali dell’area vasta Firenze–Prato–Pistoia, quasi tutte di Centrosinistra, che hanno firmato l’accordo per l’estensione del lavoro festivo, contestato dai lavoratori, "devono decidere da che parte stare: mettere al primo posto i diritti del lavoro, la qualità della vita e del territorio, oppure subire lo strapotere delle grandi aziende commerciali, interessate a mercificare sempre più le relazioni sociali".