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CPF COSTRUZIONI, SITUAZIONE MOBILE

Domanda d'attualit di Rifondazione in Consiglio provinciale. L'assessore al Lavoro Simoni ricostruisce le tappe della vicenda

"La Cpf Costruzioni ritira 56 licenziamenti e nel ricorrere alla Cassa integrazione straordinaria per 80 lavoratori viola gli accordi raggiunti". Così avevano motivato i consiglieri di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi una domanda d'attualità alla quale ha risposto in Consiglio provinciale l'assessore al Lavoro Elisa Simoni, che ha ricostruito alcune tappe della vicenda. La Cpf Costruzioni una storica azienda del settore edile - impegnata nell'edilizia sociale, industriale e commerciale - che dal 2002 fa parte del Gruppo Fingen S.p.A.. L'azienda si caratterizzata anche per la ristrutturazione ed il restauro di edifici di pregio architettonico. Cpf occupa 151 addetti (et media: 40-45 anni). Il 26 luglio l'azienda - che aveva utilizzato per la prima volta un ammortizzatore sociale nella primavera scorsa (12 settimane di Cassa integrazione ordinaria) - ha aperto una procedura di Mobilit per 56 lavoratori. La motivazione della decisione aziendale legata alla crisi del comparto costruzioni e alla conseguente flessione del fatturato 2009 (- 40%). Il 7 settembre scorso le parti hanno concluso la fase sindacale con un verbale di mancato accordo. La vertenza passata nei giorni 21 e 27 settembre al Tavolo procedurale della Provincia dove le parti, dopo lunga discussione, hanno concordato di trasformare la Mobilitin una richiesta di Cassa integrazione straordinaria per evento improvviso ed imprevisto per 12 mesi (01.10.10 al 30.09.11), per un massimo di 80 lavoratori sospesi a zero ore e/o con riduzione di orario, con pagamento diretto da parte dell'Inps. I dipendenti suddetti risultano occupati in varie unit produttive nelle province di Firenze, Lucca e Pistoia. L'accordo prevede la rotazione dei dipendenti sulla base delle esigenze tecniche, produttive ed organizzative dell'azienda e della fungibilit delle mansioni ovvero in relazione ai carichi di lavoro delle unit lavorative coinvolte nella procedura. I sindacati per, visto l'invio da parte dell'azienda delle lettere inerenti il periodo di Cassa integrazione straordinaria ai lavoratori, nella quale era indicata la sospensione per l'intero anno, si sono trovati di fronte ad un atto considerato unilaterale e che in pratica negherebbe la stessa rotazione. A seguito dell'assemblea dei lavoratori del 4 ottobre scorso, le organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro urgente all'azienda per chiarire la situazione. L'azienda per parte sua si impegnata ad acquisire, nell'arco dell'anno di Cassa, le commesse necessarie a riassorbire i lavoratori in cassa integrazione straordinaria anche attraverso l'utilizzo in cantieri fuori regione. I lavoratori in Cassa integrazione straordinaria devono far pervenire lettere di disponibilit al proprio Centro per l'impiego al fine di poter accedere ai percorsi di riqualificazione ed eventuale ricollocazione. "Dai dati degli iscritti alla cassa edile - commenta Calò - abbiamo potuto verificare che dal giugno 2009 al giugno scorso sono andati perduti circa mille posti di lavoro e 200 ditte per un calo di presenza di attivit produttiva pari al 10% di questo settore. E' una situazione che va tenuta sotto controllo".

21/10/2010 11.49
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze