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GIUNTI LABS, EDITORIA E RILANCIO
Si percorrono piste per scongiurare la crisi occupazionale. La situazione, al vaglio della Provincia, affrontata dall'assessore Simoni in Consiglio provinciale su interrogazione di Calò (Rifondazione comunista)

Giunti Labs. L’azienda specializzata in tecnologie dell’informazione, e.learning, multimediale, produzione di software e contenuti per la formazione - controllata da Giunti - è stata ceduta all’imprenditore bresciano Bertoletti (già fondatore di Giunti Multimedia nel 1992). Giunti Labs, caratterizzata da manodopera altamente qualificata, ha sedi negli Stati Uniti (Atlanta), in Italia (Milano, Roma, Firenze, Sestri Levante), Gran Bretagna (Londra), Svezia (Lund) ed Australia (Perth) e lavora con realtà produttive e finanziarie di primo piano quali Bankitalia, Intesa San Paolo, Telecom, Gucci, General Electric, Eni, Mc Kinsey, ecc… Secondo i sindacati l’azienda fino a pochi mesi fa, aveva operato assunzioni. Quanto disposto dalla nuova proprietà per la sede fiorentina, recentemente modificato dal confronto con i sindacati, prevede per 25 addetti su 37 un periodo di cassa integrazione a zero ore a rotazione, che scadrà il 23 ottobre. Successivamente, il Piano industriale potrebbe svilupparsi attraverso uno scenario così articolato: 8 lavoratori verrebbero trasferiti nella sede di Sestri Levante in provincia di Genova, verrebbero ricollocati nel gruppo Giunti, 15 addetti a tempo determinato e 7 lavoratori resterebbero a Firenze per seguire progetti in corso di svolgimento. Alquanto incerto il futuro dei 17 lavoratori a progetto, la maggior parte dei quali - ad avviso dei sindacati - possono rivendicare l’assunzione. Sembra che il deficit, richiamato tra le cause della cessione, sia stato azzerato grazie ad una ricapitalizzazione operata da Giunti ma i sindacati invece di un piano di rilancio si sono trovati di fronte ad una chiusura. Secondo le organizzazioni sindacali, tra le ragioni delle difficoltà aziendali vi sarebbero sia una crescita della struttura, cui non avrebbe fatto seguito una crescita di fatturato, che acquisizioni sbagliate. Le recentissime aperture da parte della nuova proprietà lasciano prevedere un confronto serrato che svolgendosi nello spazio temporale guadagnato grazie al ricorso alla Cassa integrazione ordinaria, potrebbe modificare ulteriormente il quadro d’insieme. Il 20 luglio scorso i lavoratori si sono riuniti in assemblea con le organizzazioni sindacali decidendo fra l’altro di manifestare presidiando la sede di Giunti. Il presidio si è tenuto lo scorso 27 luglio. I sindacati hanno richiesto l’intervento dell’Unità di Crisi che vede l’impegno oltre che di Provincia e Comune di Firenze, anche della Regione Toscana. L’incontro tra istituzioni e sindacati si è tenuto il 30 luglio presso Palazzo Medici Riccardi. Ad inizio agosto 2010 la nuova proprietà ha annunciato che l’azienda usciva dal Gruppo Editoriale Giunti per tornare al management che l’aveva fondata nel ’92, prendendo il nome di Exact learning solutions S.p.A. La società con sede centrale a Sestri Levante, manterrà le succursali di Atlanta per il mercato americano e di Perth per il mercato asiatico. Confermate tutte le sedi italiane. L’azienda venderà la piattaforma “eXact LCMS” per la creazione, l’archiviazione e l’erogazione on line di contenuti digitali per la formazione, la diffusione del sapere e la gestione della conoscenza in ambito aziendale e la soluzione “Harvestroad Hive Digital Repository” per la gestione degli asset digitali in ambito accademico, difesa e pubblica amministrazione, settore farmaceutico. Il 30 agosto, in Provincia, si è tenuto un incontro fra istituzioni e sindacati, al termine del quale è stato deciso che le Istituzioni avrebbero incontrato la nuova proprietà presso la Regione Toscana. Questo passaggio è stato fatto. Un ulteriore punto della situazione al tavolo dell’Unità di crisi è stato fatto in Provincia il 23 settembre scorso. Da allora le parti si sono nuovamente incontrate. Pare piuttosto certo il ricorso alla Cassa integrazione straordinaria per crisi per 13 lavoratori. I sindacati ma anche le Istituzioni ritengono questa soluzione utile a guadagnare tempo per procedere ad una ricollocazione degli esuberi ma assolutamente non soddisfacente e non risolutiva. "Massima attenzione da parte della Provincia sugli sviluppi della vicenda", assicura l'assessore al Lavoro Elisa Simoni che ha risposto in Consiglio provinciale a un'interrogazione di Rifondazione comunista. "Siamo di fronte a una crisi in uno dei settori storici di Firenze - replica Calò - Registriamo il rischio di una dispersione del patrimonio lavorativo e professionale. Questa vertenza sembra concludersi, per ora, con l’avvio di una procedura di cassa integrazione straordinaria, nel quadro essenziale ma incerto di un impegno delle Istituzioni a rilanciare l'editoria. Continueremo per parte nostra a vigilare".

21/10/2010 12.41
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze