CONTROLLI ANTIDROGA NEL PLESSO SCOLASTICO DI BORGO SAN LORENZO
Sugli studenti del liceo Giotto Ulivi e dell'istituto Chino Chini. Lorenzo Verdi: "Come mai si è scelta una modalità così invasiva?"
Controlli antidroga dei Carabinieri nel Plesso Scolastico di Borgo San Lorenzo. Rifondazione Comunista chiede chiarezza sulle modalità, sulle motivazioni e su chi abbia deciso l’intervento. "Apprendiamo da testimonianze dirette e da relativa notizia apparsa sulla stampa locale - scrivono i consiglieri provinciali Lorenzo Verdi e Andrea Calò - che il giorno 9 ottobre alcuni agenti del Corpo dei Carabinieri con cani antidroga hanno effettuato controlli sugli studenti del Liceo Giotto Ulivi e dell’Istituto Chino Chini all’interno dell’area del plesso scolastico di Via Caiani a Borgo San Lorenzo". Tale iniziativa avrebbe suscitato "il disappunto di alcuni genitori che hanno espresso le loro perplessità riguardo al metodo adottato". Il Gruppo Provinciale di Rifondazione Comunista "non riesce a comprendere i motivi per i quali un’operazione di tale portata sia stata attivata. Siamo di fronte ad una emergenza, a presunti episodi legati a criminalità e spaccio di sostanze stupefacenti? Quali i presupposti che hanno richiesto e motivato l’irruzione delle Forze dell’Ordine all’interno degli spazi del plesso scolastico? Perché si è scelta una modalità così invasiva e eclatante?". Nel considerare "grave e inopportuno il fatto che la scuola abdichi il suo ruolo di educazione, formazione e prevenzione riconducendo il tema dell’uso di sostanze stupefacenti a questione da reprimere attraverso l’intervento delle Forze dell’Ordine", Calò e Verdi hanno chiesto alla Provincia di Firenze di acquisire informazioni su quanto accaduto per riferirne in Consiglio provinciale.