TRE DONNE CINESI MORTE NEL SOTTOPASSO: "A PRATO SPINTE POPULISTE E INTOLLERANTI"
Approvata una mozione dal Consiglio provinciale di Firenze
La vicenda delle tre donne cinesi morte in un sottopasso allagato a Prato, la negazione del lutto cittadino, è stata vissuta come "una tragedia di serie B". Lo dice una mozione, presentata dai consiglieri provinciali del Pd Remo Bombardieri e Piero Giunti, approvata con i voti favorevoli di Pd, Idv, Sel e Rifondazione comunista (contrari Pdl e Lega Nord). "Consideriamo la decisione del Sindaco Cenni" di negare il lutto cittadino, recita la mozione approvata, "un'occasione mancata per chi amministra la cosa pubblica di affrontare concretamente le questioni invece che seguire spinte populiste e intolleranti che niente hanno a che vedere con la cultura e la tradizione di una società civile, indipendentemente dalle appartenenze politiche" e che d'altra parte ricordano "il clima generale che stiamo vivendo nel nostro paese sul tema dell'inclusione e l'accoglienza delle comunità straniere". Il Consiglio provinciale esprime "sentite e partecipate condoglianze all'intera comunità di Prato e ai familiari delle vittime" e, recependo un emendamento di Rifondazione, "la necessità che venga fatta al più presto chiarezza su eventuali responsabilità sulla tragedia accaduta e in particolare sul mancato funzionamento dei sistemi di sicurezza del sottopasso e sugli eventuali ritardi nei soccorsi". Respinto un maxiemendamento, trasformato poi in documento autonomo, presentato da Samuele Baldini (Pdl) e Marco Cordone (Lega Nord) col quale "preso atto del grave lutto che ha coinvolto tre donne cinesi" e ricordato che il Sindaco di Prato ha disposto le bandiere a mezz'asta e il minuto di silenzio durante il Consiglio comunale quali simboli "più significativi di solidarietà e di dolore cittadino", si esprime "cordoglio per le tre vittime e solidarietà umana alle loro famiglie", rigettando "ogni tentativo di strumentalizzare politicamente la dolorosa vicenda".