MUGELLO, VALDARNO, TAGLI E TARIFFE, "CI RIMETTONO I PENDOLARI?"
Calò e Verdi (Rifondazione comunista) chiedono su quali piste di intervento intende muoversi la Giunta provinciale
I comitati dei Pendolari del Valdarno e del Mugello hanno denunciato il rischio che i tagli sui trasporti ricadano sulla qualità del servizio e "nelle tasche degli utenti". Su questo tema i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi hanno presentato un'interrogazione. Se ne riporta, di seguito, il testo.
"Il gruppo Prc in Provincia di Firenze accoglie l’appello lanciato dai Comitati dei Pendolari, del Valdarno, della Valdisieve e del Mugello, dove si chiede che non si taglino convogli, corse e risorse e non si ricorra a politiche di inasprimento tariffario a carico dei cittadini.
Come giustamente sottolineato dai pendolari se da tempo si parla dei tagli apportati dal Governo al trasporto pubblico niente ad oggi è dato sapere su quelle che saranno le conseguenze per il trasporto su ferro e quindi per il futuro dei pendolari.
La Regione Toscana tramite l’Assessore ai Trasporti Ceccobao ha stimato che i tagli avranno notevoli ripercussioni sul trasporto ferroviario regionale senza specificare se ci saranno soppressioni di corse, modificazioni nei sistemi di abbonamento (annullamento del Pegaso?) e se saranno annullati i previsti acquisti di nuovo materiale rotabile (Vivalto per il Valdarno, Minuetto per la Faentina).
All’approssimarsi della scadenza di dicembre niente è dato sapere sui nuovi orari e sulle linee di servizi, niente ancora è stato comunicato sulle tariffe e su un eventuale scelta di coprire parte dei tagli con un aumento del prezzo dei biglietti e degli abbonamenti ( che come opportunamente sottolineato dai Comitati dei Pendolari sarebbero ingiusti e insostenibili anche alla luce della qualità del servizio).
I sottoscritti Consiglieri Provinciali nel condividere le preoccupazioni e le considerazioni espresse dai Comitati Pendolari chiedono al Presidente della Provincia e all’Assessore competente:
• di riferire su quali indirizzi sarà impostata l’azione della Provincia riguardo all’annunciato obiettivo della Regione di limitare l’effetto dei tagli attraverso una maggiore integrazione del trasporto su ferro con quello su gomma;
• se nello specifico si ritenga che nel territorio provinciale l’eventuale taglio delle corse degli autobus possa essere compensato da un maggior utilizzo da parte dell’utenza del trasporto ferroviario;
• se allo scopo di quanto sopra non si ritenga che la pessima qualità e l’insufficiente quantità di corse e convogli (soprattutto su alcune tratte come appunto la Faentina e quella del Valdarno) costituiscano un limite oggettivo al perseguimento dell’obiettivo (anche alla luce di una situazione che sembra destinata a ulteriori peggioramenti in caso di tagli al trasporto su ferro);
• quali siano le strategie dell’Amministrazione Provinciale riguardo agli indirizzi per l’aggiornamento del Piano provinciale dei Trasporti;
• se, alla luce degli annunciati tagli da parte del Governo, non si ritenga oggi ancora più opportuno rivendicare il rispetto degli accordi sottoscritti negli anni riguardo agli investimenti sulle tratte locali (nello specifico elettrificazione e in seguito potenziamento della linea Faentina);
• di riferire in merito all’entità e all’incidenza dei tagli ai trasferimenti alla Provincia di Firenze sui trasporti a seguito delle ultime decisioni della Regione Toscana".