DANNI AL PONTE DI RIGNANO, CONCLUSA LA PERIZIA TECNICA
CANTINI: "ORA FINALMENTE POTREMO ELABORARE IL PROGETTO DI RIPRISTINO"
“Il nostro obiettivo è quello di riportare il ponte sull’Arno alla piena funzionalità”
A settembre da Palazzo Medici Riccardi era partito un sollecito per le conclusioni del Ctu
Errori progettuali causarono il cedimento del ponte di Rignano sull’Arno nel giugno 2008. Questo, in sintesi, il risultato dell’accertamento tecnico preventivo depositato dall’ingegner Lorenzo Jurina, professore di Tecnica delle costruzioni al Politecnico di Milano, scelto come perito dal Tribunale.
“Finalmente registriamo una accelerazione in questa lunga vicenda che vede la Provincia di Firenze come parte danneggiata – spiega Laura Cantini, vicepresidente della Provincia con delega alle Infrastrutture –. Con il deposito in tribunale dell’accertamento tecnico si apre una fase nuova che ci permetterà di mettere fine ai disagi patiti dai cittadini. In attesa della sentenza del giudice civile possiamo già avviare il progetto di ripristino del ponte sull’Arno, finora transitabile solo in modo limitato e con mezzi leggeri. Il nostro obiettivo è quello di riportare il ponte sull’Arno alla piena funzionalità”.
La Provincia di Firenze, immediatamente dopo l’avvenuta chiusura del ponte, aveva chiesto un accertamento tecnico preventivo per individuare gli interventi di ripristino, nonché accertare le responsabilità e i danni procurati. Adesso, alla luce delle risultanze emerse dalla perizia del Ctu, la Provincia agirà per chiedere i danni. Negli atti consegnati al Tribunale di Firenze, il Ctu ha configurato il 60% delle responsabilità per quanto è accaduto al ponte di Rignano, a carico dei progettisti che furono individuati all’epoca dall’impresa costruttrice; il 20% delle responsabilità sono invece attribuite direttamente all’impresa che ha eseguito i lavori, mentre il restante 20% è attribuito al progettista generale, nonché direttore dei lavori e responsabile unico del procedimento. Il danno stimato è nell’ordine di circa 500 mila euro.
La svolta nella complessa vicenda del ponte di Rignano è giunta dopo che a settembre da Palazzo Medici Riccardi era partito un sollecito al Tribunale per ottenere prima possibile le conclusioni del Ctu. Il tecnico del tribunale ha quindi elencato i motivi che hanno portato al posticipo delle fasi di accertamento, tra i quali anche il ritardo nella consegna dei risultati delle indagini sperimentali svolte nel 2008.
Nell’ambito del procedimento di Atp appena concluso la Provincia aveva affidato la sua perizia di parte al professor Andrea Benedetti, della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Bologna. Si tratta dello stesso tecnico al quale, ora, è stato affidato l’incarico di progettare le opere necessarie per il ripristino definitivo del ponte.