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COME SALVARE LE OPERE D’ARTE DALL’ALLUVIONE. OGGI LA SIMULAZIONE DELLA PROTEZIONE CIVILE
L’esercitazione “ARTinONDA 2010” nel giorno che ricorda l’inondazione del 1966
Giorgetti: “Nuovo importante test per monitorare e perfezionare il lavoro d’équipe"

Il 4 novembre resterà sempre un giorno particolare per i fiorentini e per tutti i toscani, che difficilmente dimenticheranno quello che successe nel 1966. La terribile alluvione di quell’anno ha marchiato in maniera indelebile la città, le persone e molte opere d’arte. Per testare la risposta della città, della Protezione Civile e delle Forze dell’Ordine locali nell’eventualità di una situazione simile si è tenuta questa mattina l’esercitazione ARTinONDA 2010, alla quale la Protezione Civile provinciale ha dato l’avvio ufficiale.
Al centro della simulazione – realizzata con la collaborazione e il supporto della Prefettura di Firenze – la possibilità di una esondazione del fiume Arno: quali sarebbero le conseguenze per il territorio, le opere d’arte, le infrastrutture? L’esercitazione intende chiarire tutti questi aspetti.
Nel corso dell’evento, così come previsto dal protocollo d’intesa per la messa in sicurezza dei beni culturali fiorentini in caso di alluvione, la Sala Operativa della Protezione Civile provinciale ha inviato a tutti i soggetti coinvolti nell’accordo le comunicazioni relative all’andamento del livello idrico del fiume Arno e all’eventuale superamento dei livelli di guardia. ARTinONDA 2010 è l’occasione per testare l’avvio e il funzionamento delle procedure da attivare nelle più delicate situazioni di emergenza.
“Così come è avvenuto recentemente con l’operazione Giotto2010 in Mugello – afferma Stefano Giorgetti, Assessore provinciale alla Protezione Civile – anche con ARTinONDA la Provincia di Firenze intende monitorare ed eventualmente perfezionare il lavoro d’équipe in emergenza che da sempre è chiamata a portare avanti”.
“Siamo fortemente convinti della utilità di momenti di confronto ed esercitazione nel settore della Protezione Civile – conclude Giorgetti - . Un ingranaggio complesso, formato da moltissime variabili che, più di altri, deve funzionare in maniera irreprensibile”.
“Il monitoraggio del territorio rappresenta senza dubbio una delle strategiche attività della nostra Sala Operativa di Protezione Civile – spiega Paolo Masetti, Responsabile Protezione Civile provinciale – presidiata 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno e che opera all’interno di un sistema la cui complessità richiede necessariamente che siano testate, come in questo caso, le procedure e le modalità di raccordo messe a punto e condivise con le altre componenti del sistema provinciale di protezione civile”.
Presenti all’esercitazione anche il Centro Mobile della Protezione Civile, che ha portato i “sacchini” di sabbia per arginare l’acqua, associazioni di volontariato a supporto dell’operazione di sacchinatura e alcuni ufficiali idraulici della Difesa del Suolo della Provincia di Firenze.

04/11/2010 14.12
Provincia di Firenze