ELI LILLY, CALO': "ANTICORPI PER PROTEGGERE I BREVETTI"
"Da inoculare per fermare le norme del Governo che mettono a rischio lo stabilimento di Sesto Fiorentino e centinaia di posti di lavoro"
La Eli Lilly di Sesto Fiorentino minaccia di bloccare gli investimenti sullo stabilimento, per protesta sui recenti cambiamenti decisi dal Governo sulla normativa collegata alle procedure di autorizzazione per il commercio dei farmaci generici. Sono a rischio, per Rifondazione comunista, oltre l’attività produttiva, i 380 posti di lavoro. I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi chiedono l’intervento delle Istituzioni e con un'interrogazione sollecitano la Provincia di Firenze a intervenire.
La multinazionale ha evidenziato il rischio dell’investimento da 6o milioni che Lilly aveva annunciato nel settembre 2009, in occasione dell'inaugurazione del nuovo stabilimento fiorentino di farmaci biotech destinati alla produzione di insulina da Dna ricombinante e costato 250 milioni. Entrerebbe in discussione l'ulteriore investimento, che doveva servire a raddoppiare le linee produttive entro fine 2012 (arrivando a 120 milioni di cartucce di insulina prodotte all'anno, per il 90% destinate all'export), è già in fase avanzata.
La proprietà sostiene, che il percorso per raddoppiare le linee produttive rischia di essere rallentato, e addirittura interrotto, se sarà confermato il cambiamento così radicale della normativa.
"Sembra che il mercato e la libera concorrenza che fino ad oggi sono state la dottrina delle associazioni datoriali, che hanno sostenuto a spada tratta il Governo Berlusconi nell’attacco al lavoro diritti alla contrattazione dei lavoratori, non siano più la loro bandiera", rilevano Calò e Verdi. Immediate le preoccupazione espresse dai lavoratori e dal sindacato dello stabilimento di Sesto Fiorentino dove attualmente operano 380 lavoratori. Eli Lilly rappresenta il principale centro europeo di produzione di insulina. Lo stabilimento produce un terzo del fabbisogno globale dell'insulina Lilly e copre il 35 % del fabbisogno dell'Italia e il 23 % del mondo.
I consiglieri provinciali di Rifondazione nel far propria la preoccupazione espressa dai lavoratori della Eli Lilly e da Farmindustria in merito al blocco degli investimenti a Sesto Fiorentino se non verrà attuata dal Governo la protezione brevettuale dei farmaci, e nel dichiarare il proprio impegno politico istituzionale a difesa del lavoro occupazione e salari, "chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sulla complessa vicenda e su quanto sta accadendo allo stabilimento Eli Lilly di Sesto; se corrispondono a verità le intenzioni espresse dalla proprietà di lasciare lo stabilimento; quali iniziative intende adottare l’Amministrazione Provinciale unitamente al Comune di Sesto Fiorentino e la Regione Toscana a difesa del sito produttivo, del lavoro, occupazione, salari e redditi dei lavoratori".