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CHIANTI, "PER I PENDOLARI CIRCA 150 EURO DI SPESE IN PIU' L'ANNO"
Lorenzo Verdi: "Ecco quanto verrà a costare andare da San Casciano, Tavarnelle, Barberino e Greve a Firenze. Aumenti più consistenti per chi vive nelle frazioni"

I tagli del governo avranno pesanti effetti sul sistema del Trasporto pubblico locale. "Sono previsti aumenti delle tariffe nel territorio del Chianti - avverte Lorenzo Verdi, consigliere provinciale di Rifondazione comunista - Chiediamo di operare un blocco delle tariffe per tutta la durata del periodo che porterà nel 2012 alla definizione del nuovo bando per il Tpl". Nella consapevolezza che il percorso di ridefinizione del Tpl sarà lungo, articolato e dovrà prevedere un coinvolgimento dei Comuni e degli utenti "è nostra convinzione - spiega verdi insieme al consigliere Andrea Calò - che le minori risorse non debbano ricadere sulle spalle e nelle tasche dei lavoratori e degli studenti pendolari". A tal proposito "rileviamo che le prime indiscrezioni e le prime misure adottate dai soggetti gestori dei servizi di trasporto stanno andando però proprio in questa direzione". Per quanto riguarda il territorio del Chianti la società Sita nel quadro dell' “incertezza sulle risorse che saranno destinate nel 2011 al Tpl con possibile riduzione dei servizi erogati” ha già decretato il blocco degli abbonamenti plurimensili, lasciando agli utenti la sola possibilità dei ticket mensili: una scelta che porterà come conseguenza diretta "un pesante e inaccettabile aggravio dei costi per i pendolari.
Tutti coloro che usufruiscono annualmente del servizio con questa misura vedranno addossarsi un aumento della spesa stimabile nel 35% di media". Chi si muove da San Casciano a Firenze rischia di passare "da 380 a 528 euro all'anno, da Tavarnelle si passerebbe da 434 a 600 così come da Barberino e da Greve, mentre per alcune frazioni i prezzi potrebbero addirittura passare da 489 a 660 euro". Tali aumenti, oltre ad essere ad oggi "immotivati e insostenibili per gli utenti, rischiano a nostro avviso di compromettere l'utilizzo dei mezzi pubblici a favore dei mezzi privati con gravi ripercussioni da un punto di vista della mobilità e della tutela ambientale". Sulla questione, Rifondazione comunista ha presentato un'interrogazioni col quale si chiede al Presidente della Giunta provinciale e all'Assessore competente se si ritenga che, anche alla luce delle ultime misure adottate dalla Regione Toscana, "le motivazioni apportate dalla società Sita per l'abolizione degli abbonamenti plurimensili abbiano fondamenti reali; se non si ritenga opportuno intervenire, come soggetto affidatario del servizio, per operare un blocco delle tariffe per tutta la durata del periodo che porterà nel 2012 alla definizione del nuovo bando per il Tpl; se gli aumenti de facto dei prezzi agli utenti siano consentiti dal Contratto di Servizio in proroga; quali misure si intendano adottare affinché i tagli apportati dal Governo non abbiano insostenibili ripercussioni sui pendolari".

04/11/2010 16.27
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze