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"FIRENZE PER LA PIOGGIA RISCHIA TROPPO: PERCHE'?"
Baldini e Barillari (Pdl) pongono la questione di una politica preventiva per far fronte a nubrifragi sempre più frequenti nel capoluogo e nel territorio provinciale

Le diffuse precipitazioni piovose degli ultimi giorni hanno interessato anche il territorio della provincia fiorentina, inducendo la protezione civile a proclamare lo stato d’emergenza "per rischio idrogeologico-idraulico" durato almeno 12 ore nella giornata del 1° novembre per le zone dell'Alto Mugello, del Bacino del Fiume Ombrone e del Valdarno Inferiore. "Quali politiche preventive intende adottare l'Amministrazione Provinciale?", domandano con un'interrogazione i consiglieri provinciali del Pdl Samulele Baldini e Salvatore Barillari. Le cronache, infatti, ogni anno riportano non solo i danni materiali, ma purtroppo anche molte vittime, a causa delle precipitazioni abbondanti, le quali provocano esondazioni dei corsi d’acqua, allagamenti, smottamenti di terreni e frane. Molti di questi eventi dipendono da errori umani, da mancata manutenzione delle vie di scolo, da scarso drenaggio dei fiumi, nonche in molti casi da disboscamento inopportuno. Ogni volta che si verificano forti precipitazioni "si deve convivere con la paura di pericolosi innalzamenti dei livelli dei corsi d’acqua, allagamenti di sottopassi e/o frane nelle zone collinari". Baldini e Barillari chiedono alla Provincia se esiste "una manutenzione programmata di drenaggio nelle zone note per il rischio esondazione ed a quando risale l’ultimo rapporto sullo stato delle zone, delle strade, dei rilievi e di tutto ciò che è considerato a 'rischio' in caso di forti precipitazioni". "E' tollerabile - domandano - che in una città come Firenze basti un nubifragio di pochi minuti, per allagare alcune zone, a causa dell’ incuria di alcune strade e della scarsa pulizia dei punti di deflusso delle acque, come se le tristi esperienze del passato non avessero insegnato nulla?". Un'ultima richiesta: quali controlli periodici vengono effettuati nelle zone a rischio geologico, soprattutto quelle collinari e di montagna, anche nei confronti di chi rilascia autorizzazioni che mettono a repentaglio la stabilità morfologica dei terreni, (disboscamenti, devastanti concessioni edilizie).

04/11/2010 17.06
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze