INSERIMENTO LAVORATIVO DEI DISABILI. LE OPPORTUNITA’ DELL’ARTICOLO 12 BIS. UN PROGETTO INNOVATIVO DELLA PROVINCIA DI FIRENZE
L’Assessore Elisa Simoni: “L’idea che la Provincia di Firenze porta avanti è un’idea morale, con l’obiettivo di diffondere dignità attraverso il lavoro. L’obiettivo è aiutare tutti, non una sola parte”. Altre aziende oltre a Eli Lilly stanno seguendo questa sperimentazione
Prima in Italia la Provincia di Firenze ha firmato recentemente una convenzione sperimentale per l’inserimento di sei addetti disabili in tre anni ai sensi dell'articolo 12bis della legge 68/99. Si tratta di un accordo unico attraverso il quale la Eli Lilly Italia di Sesto Fiorentino può conferire commesse di lavoro nel settore del “print service” alla cooperativa sociale Pares di Firenze, producendo diversi effetti pratici: la cooperativa Pares, grazie alla nuova commessa di lavoro, può assumere persone disabili con particolari difficoltà di inserimento nel ciclo lavorativo ordinario. La Eli Lilly, dal canto suo, è la prima azienda ad avvalersi dell’articolo 12bis sfruttandone le potenzialità per assolvere gli obblighi derivanti dalla legge 68/99 che prevede l’integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro da parte delle aziende private. Eli Lilly, oltre ad una quota di dipendenti disabili, integra la copertura della propria quota d'obbligo, con i lavoratori della cooperativa assunti grazie alle commesse assegnate. Altre aziende del territorio stanno aderendo a questa sperimentazione: la Malesci ha già firmato, mentre la Menarini sta concludendo gli accordi.
“L’idea del lavoro e dell’economia – afferma Elisa Simoni – che la Provincia di Firenze porta avanti è un’idea morale, con la quale perseguiamo l’obiettivo di diffondere dignità attraverso il lavoro, a cui è indispensabile avere sempre un approccio universalistico e di sussidiarietà. In una comunità che sia veramente tale tutti sono destinatari degli stessi diritti, e questo lo si può ottenere solamente quando ciascuno contribuisce con il suo. L’obiettivo è aiutare tutti, non una sola parte, perché a tutti non riusciamo ad arrivare”.
“Fino a oggi questa eventualità concessa dalla legge è rimasta inutilizzata – continua l’Assessore – ma auspichiamo dal profondo che sia davvero di esempio per altre imprese del nostro territorio. E' uno di quei rari casi vantaggiosi per tutti: le persone trovano un lavoro dignitoso e vero, le aziende adempiono agli obblighi di legge, la pubblica amministrazione si fa veicolo di una convenzione che sostiene il lavoro. Quello dell'articolo 12 bis è un chiaro esempio di come le leggi non rappresentino un ostacolo da aggirare, ma una concreta opportunità, anche per sviluppare politiche più responsabili nel settore del lavoro e della gestione delle risorse umane.”
La convenzione sperimentale ai sensi dell’art.12bis legge 68/99 (articolo introdotto con la legge 247/2007 - Protocollo Welfare) consente proprio l'assunzione di lavoratori diversamente abili con difficoltà di inserimento lavorativo presso cooperative sociali, imprese sociali e aziende non soggette agli obblighi della legge 68/99, che ricevono specifiche commesse da aziende private. In tal modo viene parzialmente assolto, dall'azienda appaltante, l'obbligo di assunzione diretta di personale disabile.