DALLE CASSE DEGLI ENTI PUBBLICI CINQUECENTO MILIONI DI EURO IN MENO PER I TERRITORI DELLA TOSCANA
A Palazzo Medici i sindaci fiorentini hanno illustrato ai parlamentari l’ordine del giorno che chiede al Governo le modifiche alla manovra finanziaria
I sindaci della provincia di Firenze hanno incontrato oggi i parlamentari toscani (Vittoria Franco, Ermete Realacci, Alberto Fluvi, Michele Ventura, Rosa De Pasquale e Achille Passoni), le organizzazioni di categoria e sindacati per illustrare il documento approvato in tutti i consigli comunali, con il quale vengono chieste al Governo alcune modifiche alla legge finanziaria. Lo scopo delle iniziative è quello di ottenere un allentamento della stretta finanziaria che paralizza il bilancio degli enti locali. Secondo quanto è stato riferito da Tiziano Lepri, assessore al Bilancio della Provincia di Firenze, nel 2011 fra tagli e vincoli di spesa usciranno 500 milioni di euro in meno dalle casse degli enti pubblici toscani: “Una massa enorme di soldi che non circoleranno, provocando quindi un pesante effetto recessivo sui territori”.
I sindaci, tramite i parlamentari toscani, chiedono al Governo una serie di provvedimenti, tra cui: “di erogare tutte le risorse indebitamente trattenute, relativamente all’Irpef (addizionale comunale), ai trasferimenti compensativi inerenti il minor gettito per l’abolizione dell’Ici con riferimento all’abitazione principale, ed all’accatastamento dei fabbricati di categoria D”. Inoltre gli amministratori locali chiedono di rendere possibile, anche per il triennio 2010-2013, l’utilizzazione degli oneri di urbanizzazione per le spese correnti.
Una particolare richiesta riguarda la possibilità di eliminare dalla base del calcolo per il rispetto del patto di stabilità le spese per: l’adeguamento degli edifici pubblici alle norme antisismiche, la costruzione di nuovi edifici scolastici, l’abbattimento delle barriere architettoniche, le opere necessarie alla difesa del territorio. Allo stesso modo i Comuni chiedono al Governo di ampliare la somma svincolata dal patto di stabilità 2010 (oggi pari a 0,75%) per i pagamenti dei residui in conto capitale, e utilizzare altresì fuori dal patto di stabilità le entrate da alienazioni di beni per spese di investimento. Gli enti locali rivendicano poi l’autonoma gestionale del personale dipendente (i cui costi sono tutti a carico dei Comuni) secondo i bisogni e le esigenze delle comunità locali. Le 38 Amministrazioni locali della provincia di Firenze chiedono anche che venga approvata rapidamente la legge delega sul federalismo fiscale solidale, che garantisca un’effettiva autonomia finanziaria degli enti locali al fine di assicurare l’erogazione dei servizi pubblici comunali. Infine i sindaci chiedono che sia consentito ai Comuni, che non l’hanno fatto, di poter applicare l’addizionale Irpef fino al massimo consentito dalla legge.