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DISMI ALLEGRI, RADIOGRAFIA DI UNA CRISI
Vicenda delicata ricostruita in Consiglio provinciale, rispondendo a un'interrogazione di Rifondazione

Sulla delicata vicenda Dismi Allegri l’assessore provinciale al Lavoro Elisa Simoni ha svolto un approfondimento con gli uffici competenti. I risultati sono stati illustrati al Consiglio provinciale Giovanni Di Fede rispondendo a un'interrogazione dei consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi. C'è da fare una premessa: il quadro normativo nazionale e regionale affidano alle Province compiti in materia di lavoro ma, da un attento esame delle norme stesse, non prevedono alcun potere di controllo e di ispezione in merito alla gestione della cassa integrazione straordinaria da parte delle aziende. "Il nostro compito - ha spiegato Di Fede - è infatti limitato all'espletamento di un tentativo di conciliazione fra le parti che si conclude con un verbale di accordo o di mancato accordo". Ogni successiva attività è di competenza di altri soggetti (Inps, Direzione Provinciale del lavoro ed Ispettorato). Per quanto riguarda i fatti e gli atti che hanno coinvolto la Provincia di Firenze - Direzione Lavoro in merito alla vertenza DISMI 92 possono essere così sintetizzati. E' stata aperta procedura di mobilità in data 20 maggio 2009, per riduzione del personale, per 34 unità lavorative. Con successiva comunicazione del 28 maggio 2009 l’azienda procedeva ad una rettifica delle unità lavorative in esubero in 33 lavoratori cosi suddivisi:12 impiegati, 6 intermedi e 15 operai. La motivazione dell’apertura della procedura di mobilità è la riduzione di personale nell’ambito dell’unità operativa di Vinci, a causa di gravi problematiche aziendali, che nascono dal negativo momento congiunturale a livello mondiale; dalla diminuzione del fatturato dal 2006 , diminuzione che nel corso del 2009 ha raggiunto la cifra non più sostenibile per l’azienda di euro 3.500.000,00; il mancato rinnovo del contratto di licenza del marchio Barrett. L’azienda infatti si occupa di prototipia ossia di realizzazione dei capi delle collezioni delle case di moda che poi saranno prodotti da società manifatturiere. I marchi per i quali tale attività viene svolta sono : Barrett, Allegri che è un marchio di proprietà Armani. Altra causa: la contrazione delle quote di mercato e dei volumi di vendita.
A seguito dell’apertura della procedura di mobilità la Provincia di Firenze- Direzione Lavoro ha provveduto alla convocazione delle parti (azienda, sindacati Filtea-Cgil, Uilta-Uil e Rappresentanza sindacale unitaria) per il giorno 15 giungo 2009 per esperire cosi come previsto dalla normativa vigente un tentativo di conciliazione.
Le parti si sono incontrate presso il tavolo procedurale della Provincia di Firenze Direzione Lavoro, dove è stata effettuata un’approfondita analisi sia delle cause che hanno determinato la decisione aziendale di procedere a un ridimensionamento degli organici, sia degli interventi nella struttura produttiva e organizzativa proposti dall’azienda. Inoltre sono state esaminate le condizioni di utilizzazione alternativa del personale eccedente, anche in relazione alle previsioni di mercato nel breve e medio termine. Sono state anche esaminate le possibilità di ricorrere a misure sociali di accompagnamento tendenti alla rioccupazione, attraverso programmi di politica attiva del lavoro finalizzati alla riqualificazione e ricollocazione; è stata fatta inoltre una verifica in tempo reale con il Ministero del Lavoro in merito alla sussistenza – per la specifica fattispecie aziendale – delle condizioni atte a consentire l’intervento della Cassa integrazione guadagni.
I lavori del tavolo procedurale si sono conclusi con un verbale di accordo con il quale le parti hanno concordato il ricorso alla Cassa integrazione straordinaria per crisi aziendali per 12 mesi dal 22 settembre 2009 al 21 giugno 2010 per 70 lavoratori, con pagamento anticipato da parte dell’azienda. Nel periodo dell’intervento della cassa integrazione straordinaria è stato inoltre individuato un programma finalizzato alla riqualificazione e ricollocazione dei lavoratori interessati dalla condizione di eccedenza che insieme ad altre politiche attive del lavoro si concretizzano in: maturazione del diritto alla pensione, collocazione in mobilità tramite uscita incentivata, ricollocazione esterna, attivazione delle misure di politica attiva- Formazione che, va ricordato, è di competenza del Circondario.
A seguito della firma del verbale la Provincia di Firenze- Direzione Lavoro, a seguito di invio da parte dell’azienda, ha provveduto con successivi atti dirigenziali alla collocazione in mobilità di 24 lavoratori.
Il perdurare della situazione di crisi lamentata dall’azienda ha determinato una nuova convocazione delle parti (Azienda, organizzazioni sindacali e Rsu) da parte della Provincia di Firenze in prossimità della fine del periodo di Cassa integrazione straordinaria (giugno 2010), incontro che si è svolto presso la Provincia di Firenze- Direzione Lavoro e che si è concluso con un nuovo verbale di accordo firmato da tutte le parti , nel quale al fine di evitare che i lavoratori restassero privi di ammortizzatori sociali si concordava il ricorso da parte dell’azienda alla Cassa Integrazione in deroga dal 22 Giugno 2010 al 31 Dicembre 2010.
"C’è una parte di questa ricostruzione - ha commentato il capogruppo di Rifondazione Andrea Calò - che interviene su un punto che noi abbiamo denunciato formalmente all’opinione pubblica ed è stato soggetto alla segnalazione alla Procura della Repubblica, alla Guardia di Finanza, anche alla Provincia di Firenze, all'Inps Area vigilanze e al Ministero del Lavoro. Si tratta delle irregolarità che ancora permarrebbero sulle relazioni con questo gruppo imprenditoriale. Le denunce riguardano molte delle concessioni governative riconosciute all’azienda. In questo contesto, tra l’altro, chi sta pagando la crisi sono i lavoratori. Quest’azienda in parte è stata coinvolta anche sulla vicenda del lavoro illegale e il lavoro nero su cui c’è stata un’indagine della Guardia di Finanza. Dobbiamo continuare a monitorare e intervenire".

15/11/2010 00.00
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze