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TPL, SAN CASCIANO SI "RIBELLA" E CHIEDE IL POTENZIAMENTO DEI BUS DI LINEA
Ma è sospesa la scure dei tagli governativi. Intanto continua a farsi sentire la voce dei pendolari della rotaia del Valdarno, del Mugello e della Val di Sieve

Il Comune di San Casciano ha chiesto alla Regione Toscana e alla Provincia di Firenze di potenziare i bus di linea, essendo uno dei Comuni di snodo fondamentale per la cintura sud fiorentina. Il tema è stato oggetto di una domanda d'attualità dei consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi, di Rifondazione comunista, alla quale ha risposto l'assessore ai Trasporti Stefano Giorgetti. Il Comune, dunque, richiede un incremento di corse per Scandicci, Montelupo ed Empoli e alle Amministrazioni locali avanza richieste di garanzie sul Trasporto pubblico locale. La rappresentanza sindacale unitaria della Sita Firenze e di Autolinee Toscane diffonde la propria preoccupazione sugli annunciati tagli ai servizi e alle linee e sulla ricaduta che i medesimi hanno sul lavoro, sull’occupazione e sul diritto alla mobilità. La Provincia conosce le problematiche del Comune di San Casciano e a suo tempo, quando anche il Comune di San Casciano chiedeva un plesso scolastico di scuola media superiore, la Provincia ha sempre detto di essere contraria a fare piccole succursali ma molto favorevole a incrementare i collegamenti, quindi, i servizi verso la città e verso plessi scolastici, in modo che questi potessero essere messi a servizio di tutto il territorio provinciale. "Siamo perfettamente in linea con quelle che sono le richieste del Comune di San Casciano sul Tpl - spiega Giorgetti - Siamo allo stesso tempo di fronte a un’evidenza: la consistenza delle risorse messe a disposizione per il trasporto pubblico locale a causa della politica di tagli del Governo". Erano state stanziate, attraverso la Regione, minori risorse rispetto a una richiesta per il Tpl, in tutta la Toscana per il 2011, di 209 milioni d’euro. Il taglio era stato di 24 milioni, dunque di circa il 10-15% rispetto a quello che occorreva. Tutto questo potendo utilizzare i fondi Fas che sono i fondi per le aree sottoutilizzate (130 milioni di euro). Ma per un emendamento al disegno del Governo, i fondi Fas non si possono più utilizzare per il Tpl. "Io non so ad oggi come la Regione intenderà sopperire a queste minori risorse. Noi siamo in grado di mantenere lo stesso servizio solo per i primi 2 mesi del 2011", ha osservato Giorgetti. Sono aperti in ogni caso tavoli tecnici per lo studio del sistema delle linee.
A margine della risposta a questa interrogazione, l'assessore ha preso in esame anche un'altra richiesta di Rifondazione in merito ai problemi sollevati dai Comitati dei pendolari sui trasporti in treno. La Provincia non ha competenze dirette, tuttavia tutte le segnalazioni sono state trasmesse in Regione, l'ultima delle quali sulla cancellazione di due treni interregionali sulla tratta Firenze–Valdarno, linea Firenze–Foligno. Tuttavia la linea su cui si stanno orientado le Istituzioni è di razionalizzare o sopprimere i treni che portano pochissime persone.
"San Casciano - ha commentato il capogruppo di Rifondazione Andrea Calò - rappresenta uno degli snodi fondamentali del traffico di andata e del traffico di ritorno. Non è la prima volta che noi ci occupiamo dei temi del pendolarismo e tanto meno del trasporto. Questa volta la richiesta di aprire una contrattazione avviene da un’Amministrazione Comunale che finalmente riesce a sostenere le richieste che gli utenti fanno in tema di qualificazione e anche di controllo delle tariffe. C’è una preoccupazione forte delle organizzazioni sindacali, dei lavoratori, di molte Amministrazioni comunali che finalmente percepiscono la rilevanza di come il Governo attacca i diritti costituzionali legati alla mobilità". "Noi - ha continuato Calò - abbiamo perlomeno la pretesa che la Regione e gli Enti locali debbano rivendicare con tutto il loro peso e la loro autorevolezza quei dritti che il Governo attacca pesantemente. San Casciano dà un segnale di resistenza e non di passività in questo contesto". Circa i pendolari del Valdarno, della Val di Sieve e del Mugello "finalmente ho appreso che c’è stata la presa di posizione del Vicesindaco di Figline, del sindaco di Figline, dei sindaci del Valdarno fiorentino che finalmente si accorgono, dopo 50 interrogazioni e domande d’attualità, che esiste il pendolarismo. Riconosco invece che nel Pd il presidente della Commissione consiliare Trasporti Piero Giunti ha sempre interloquito con i Comitati, in tempo non sospetto. Oggi che si temono elezioni tutti vanno a sostegno dei pendolari. Registriamo che anche la Provincia di Firenze è dalla parte dei pendolari. Noi ci attendiamo che gli Enti locali facciano in ogni modo resistenza a quello che il Governo fa, garantendo il più possibile i trasporti, i posti di lavoro, l’occupazione e soprattutto la calmierizzazione delle tariffe. Non si può in questo contesto scaricare i costi della crisi sugli utenti, sulle fasce più deboli e sui lavoratori".

15/11/2010 00.17
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze