TRENI. "TOH, QUALCUNO ASCOLTA LA VOCE DEI PENDOLARI"
Calò (Rifondazione comunista) ironizza sul problema in Valdarno, Mugello e Val di Sieve
A margine della risposta a un'interrogazione sul Tpl da San Casciano verso Firenze, l'assessore provinciale ai Trasporti Stefano Giorgetti ha preso in esame una richiesta di Rifondazione comunista in merito ai problemi sollevati dai Comitati dei pendolari del Valdarno, della Val di Sieve e del Mugello, sui trasporti in treno. La Provincia non ha competenze dirette, tuttavia tutte le segnalazioni sono state trasmesse in Regione, l'ultima delle quali sulla cancellazione di due treni interregionali sulla tratta Firenze–Valdarno, linea Firenze–Foligno. Tuttavia la linea su cui si stanno orientado le Istituzioni è di razionalizzare o sopprimere i treni che portano pochissime persone.
"Finalmente ho appreso che c’è stata la presa di posizione del Vicesindaco di Figline, del sindaco di Figline, dei sindaci del Valdarno fiorentino che si accorgono, dopo 50 interrogazioni e domande d’attualità, che esiste il pendolarismo - ha ironizzato il capogruppo di Rifondazione comunista Andrea Calò - Riconosco invece che nel Pd il presidente della Commissione consiliare Trasporti Piero Giunti ha sempre interloquito con i Comitati, in tempo non sospetto. Oggi che si temono elezioni tutti vanno a sostegno dei pendolari. Registriamo che anche la Provincia di Firenze è dalla parte dei pendolari. Noi ci attendiamo che gli Enti locali facciano in ogni modo resistenza a quello che il Governo fa, garantendo il più possibile i trasporti, i posti di lavoro, l’occupazione e soprattutto la calmierizzazione delle tariffe. Non si può in questo contesto scaricare i costi della crisi sugli utenti, sulle fasce più deboli e sui lavoratori".