CONSIGLIO PROVINCIALE STRAORDINARIO
PER LA FESTA DELLA TOSCANA.
SCALISE: “AIUTI CONCRETI AI DISABILI ED ALLE LORO FAMIGLIE”
Pancani: “Intervenire fin dalla nascita per evitare disabili, abbattere le barriere culturali”
Un Consiglio Provinciale straordinario nel segno della concretezza quello convocato in occasione della Festa della Toscana, il presidente del Consiglio Provinciale, Eugenio Scalise, ha illustrato quanto fatto dalla Provincia negli ultimi anni: “Nel ’99 sono stati stanziati fondi in bilancio per il sostegno dei disabili e delle loro famiglie, nel 2000 abbiamo approvato tre mozioni in tema di collocamento in pensione, di sostegno alla mobilità, di facilitazione per il rilascio dela patente alle persone disabili, nel 2001 siamo tornati ancora sugli interventi per favorire la mobilità mentre nel 2002 sono state approvate due mozioni, una contro la pena di morte per i disabili mentali, l’altra sul trasporto pubblico. Molti interventi sono stati fatti, anche per l’abbattimento delle barriere architettoniche – ha sottolineato Scalise – ma quanto fatto non è sicuramente sufficiente e molto si deve fare per dare risposte alle necessità delle persone disabili e per assicurare loro pieno diritto di cittadinanza. E l’impegno sui temi della Festa della Toscana 2003 continueranno in Provincia anche nei prossimi mesi. Già fissati due appuntamenti nel 2004: il 13 gennaio presso l’istituto tecnico Russel-Newton di Scandicci l’assessorato al Patrimonio, Edilizia e Didattica Ambientale presenterà il progetto pilota per la sperimentazione di supporti e ausili finalizzati al miglioramento delle condizioni di accessibilità degli edifici scolastici. Il 18 gennaio, invece, l’assessorato alle Politiche sociali e del lavoro organizzerà il convegno su Lavoro, accessibilità e mantenimento che verificherà l’attuazione della legge 12 marzo 1999, n. 68, sulle norme per il diritto al lavoro dei disabili”. Alessio Pancani, Presidente della V Commissione Consiliare ha chiesto “politiche di prevenzione per eliminare al massimo le disabilità. Occorre intervenire fin dalla nascita – spiega Pancani – con specifici screening prenatale che possano far capire da subito se il neonato è affetto da handicap. Troppo spesso ci si accorge della disabilità solo quando il bambino va già a scuola. Occorre, a riguardo, un servizio scolastico più adatto alle esigenze dei bambini e dei ragazzi con disabilità. Tanto è stato fatto per abbattere le barriere architettoniche e la Provincia ha attrezzato anche due autobus per i disabili ma non basta. Bisogna dare più sostegno agli operatori socio-sanitari per permettere al disabile di poter continuare a vivere con assistenza qualificata anche quando i familiari non ci sono più ed occorre, infine, abbattere tutte le barriere culturali che, purtroppo, ancora esistono per creare una migliore integrazione nel lavoro e nella vita sociale”.