SAHARAWI, CONDANNA UNANIME DEL CONSIGLIO PROVINCIALE: "NON DIMENTICHIAMO L'ORRIBILE MASSACRO AD AGDAYM IZIK"
Ex Costa d'oro, ma bagnata dal sangue. Il territorio è stato occupato dal Marocco dal 1975
Saharawi, ex Costa d'oro, ma bagnata dal sangue. A voti unanimi, il Consiglio provinciale ha approvato una mozione, nata da un documento del Pd ed emendato con il concorso di Rifondazione comunista, con la quale si condanna l’aggressione al popolo Saharawi da parte dell’esercito del Marocco, "che ha provocato numerose vittime nel giorno 8 novembre 2010 nella tendopoli di Agdaym Izik". Nei giorni scorsi migliaia di Saharawi hanno protestato per le miserevoli condizioni di vita cui sono costretti e contro il saccheggio delle risorse naturali della loro terra operate dal Marocco in violazione del diritto internazionale, allontanandosi dalla città di Layoun, ed erigendo un 'Campo della Dignità' a 12 Km dalla capitale con circa 10.000 persone in località Agdaym Izik. Si erano verificati atti di repressione violenta da parte delle forze militari marocchine per impedire ad altri cittadini Saharawi di unirsi alla protesta in corso, culminati con l’uccisione ad un posto di blocco di un ragazzo di 14 anni, Nayem El-Gareh, impedendo l’ingresso di giornalisti stranieri, eurodeputati e parlamentari di varie nazionalità. Tutto ciò è culminato con l’assalto al campo alle ore 6.45 del giorno 8 novembre, con l’incendio delle tende e lo sgombero violento della popolazione inerme attuato con uso di armi da fuoco, cannoni ad acqua e bastoni, provocando secondo fonti ufficiali marocchine 2 morti e 70 feriti tra le forze dell’ordine e solo 4 feriti tra i manifestanti, dati contraddetti dal fronte Polisario che parla di numerosi morti, almeno 12, fra la popolazione civile.