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FOSSO DELLA CROCE A DICOMANO E CORSI D'ACQUA
Andrea Calò e Lorenzo Verdi di Rifondazione comunista "Cattiva manutenzione"

Degrado del Fosso della Croce a Contea, nel comune di Dicomano. "I cittadini - dicono i consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi - sono allarmati per la cattiva manutenzione del corso di acqua il cui deflusso sarebbe ostacolato da una vegetazione spontanea, rovi e accumuli di terra". Le Amministrazioni locali sarebbero come ‘paralizzate’ dal rimpallo di competenze "mentre si aggravano le condizioni climatiche su tutto il territorio". Sul tema Rifondazione ha presentato una domanda d'attualità in Consiglio provinciale. Di seguito il testo.

"Apprendiamo che il Fosso della Croce a Contea comune di Dicomano viene segnalato quale fosso a rischio idraulico per una non adeguata manutenzione del corso d’acqua.
La presenza di vegetazione spontanea, rovi invasivi e accumuli di terra che avrebbero ricoperto il letto del fosso e della cassa di espansione limitrofa, avrebbero finito così per costituire una vera e propria barriera ad ostacolo per il normale deflusso delle acque.
All’incuria, alle dimenticanze si assommano inoltre una serie di interventi mai effettuati di prevenzione e controllo dagli organi competenti.
Le particolari condizioni climatiche di piogge costanti e di bombe d’acqua “flashflood” che amplificano i rischi di esondazione in quei corsi d’acqua mal regimati rappresentano una costante preoccupazione per gli abitanti di Contea che convivono con la situazione di degrado del Fosso.
Quindi tornano d’attualità i temi che riguardano il mantenimento dell’efficienza dei corsi di acqua, la manutenzione, la vigilanza, le attività inerenti la difesa del suolo con atti che riducono e contrastano tutti gli eventi calamitosi nonché i compiti di polizia idraulica.
Pur essendo state definiti il complesso degli interventi finalizzati ad assicurare lo scolo delle acque, la sanità idraulica, la regimazione dei corsi di acqua naturale, la conservazione delle risorse idriche, le operazioni di bonifica e che dette operazioni afferiscono a precisi livelli amministrativi (regione Toscana, Comunità Montane, Comuni, Consorzi e Province) resta da accertare cosa anche la Provincia di Firenze ha fatto per quanto di sua competenza sulla situazione di avanzato degrado del Fosso della Croce.
Evidenziato che la Provincia di Firenze e più precisamente la Direzione Difesa del Suolo, Bonifica e Risorse Idriche persegue lo scopo di disciplinare l'uso e tutelare il territorio interessato dalla presenza di fiumi e di risorse idriche di superficie e sotterranee e che alla medesima spettano compiti e funzioni di vigilanza sui corsi d'acqua e sul territorio ad essi pertinente, in particolare servizio in caso di piena, polizia idraulica,
gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nel far proprie le preoccupazioni espresse dai cittadini di Contea per lo stato di degrado e abbandono in cui versa il Fosso della Croce e per i pericoli che esso può rappresentare a seguito di una non adeguata manutenzione chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire dettagliatamente sullo stato del Fosso della Croce a Contea Comune di Dicomano, quali sono gli atti di vigilanza e di polizia idraulica compiuti dall’Amministrazione Provinciale su detto Fosso (dei quali chiediamo copia di eventuali relazioni/report e o verbali), se alla Provincia di Firenze risulta che detto fosso sia sotto rischio idraulico.
Infine chiediamo di sapere quali sono gli interventi che spettano alle varie Amministrazioni Locali e i motivi per i quali nessuno a tutt’oggi interviene ad eliminare tutti i rischi sopra evidenziati che stanno giustamente allarmando la popolazione di Contea".

23/11/2010 11.56
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze