GESUALDI: “HA VINTO LA MIGLIORE CULTURA DELL’INTEGRAZIONE”
Elezioni del Consiglio degli Stranieri “serene e civili e con una buona partecipazione” – “Importante risultato delle liste multietniche”- “Un esempio per l’Italia, in vista del voto amministrativo”
“Consideriamo il risultato di queste prime elezioni del Consiglio degli stranieri buono sia per la percentuale dei votanti, un 15,4% decisamente superiore alle attese, sia per il clima sereno e civile nel quale si sono svolte le consultazioni in tutti i Comuni, sia per l’entusiasmo dimostrato dai partecipanti. Ho fatto personalmente un giro nei seggi e ho trovato tante persone, alcuni votavano per la prima volta, che mi hanno espresso emozione per la possibilità di sentirsi cittadini come gli altri”.
Questo il commento a caldo del presidente della Provincia, Michele Gesualdi, sull’esito delle elezioni del Consiglio provinciale degli Stranieri.
“La nostra Provincia – prosegue Gesualdi – ha dimostrato di saper accogliere e integrare gli stranieri, e là dove la presenza degli immigrati è da più tempo radicata, come nell’area empolese, la percentuale dei votanti è stata mediamente superiore al 20%. Altrove non è mai scesa sotto il 10% e va dato atto a tutti i Comuni di essersi impegnati per queste consultazioni come per una qualsiasi altra votazione politica o amministrativa”.
Importante poi per Gesualdi il fatto che “delle sette liste presentate quattro sono a composizione multietnica e a loro sono andati i due terzi dei voti e dei seggi. E’ un segnale importante di integrazione nell’integrazione, di capacità dei lavoratori stranieri di non arroccarsi sui propri valori culturali”.
“Ora – rileva poi il presidente della Provincia - la presenza di un Consiglio degli Stranieri che si delinea composta da persone di alto livello culturale sarà un passo decisivo verso una fase più matura di integrazione nelle istituzioni, che scontavano un ritardo rispetto a settori come quello della scuola o anche al comune sentire delle popolazioni”.
“L’esperienza della Provincia di Firenze – conclude Gesualdi – credo abbia voluto dire molto nel far maturare ulteriori scelte a livello nazionale per dare agli stranieri il voto anche alle elezioni amministrative e renderli cittadini a tutti gli effetti, nei doveri e nei diritti. Un enorme passo avanti rispetto a quella cultura, non poi così lontana del tempo, che voleva vedere negli stranieri solo potenziali autori di crimini”.