MIND, "UN NUOVO DRAMMA OCCUPAZIONALE"
Rifondazione: "Attivare il tavolo di crisi e gli strumenti di ammortizzazione"
La Messa in liquidazione dell’azienda Macchine industriali–Mind di Castiglionchio a Rosano (Rignano sull’Arno), rappresenta "un nuovo dramma occupazionale" per Rifondazione comunista. 20 lavoratori attendono di riscuotere due mensilità e l’attivazione degli ammortizzatori sociali. "Fiom Cgil unitamente alla Rsu - spiega Andrea Calò, capogruppo di Rifondazione in Consiglio provinciale - richiede l'attivazione del tavolo di unità di crisi". Calò e l'altro consigliere di Rifondazione Lorenzo Verdi richiedono alla Provincia di Firenze "un intervento immediato sul piano dell’iniziativa istituzionale" e soprattutto "una celere attivazione di tutti gli strumenti legati agli ammortizzatori sociali e alla corresponsione degli stipendi. Infine chiediamo all’Amministrazione Provinciale di attivare quanto prima il tavolo di crisi". Sulla vicenda presentata un'interrogazione in Consiglio provinciale. Di seguito il testo:
"Il 15 ottobre 2010 il gruppo provinciale del PRC aveva presentato una domanda di attualità sulla messa in liquidazione dell’azienda Macchine Industriali Srl – Mind di Castiglionchio a Rosano, Rignano sull’Arno, segnalando che allora 20 lavoratori attendevano di riscuotere due mensilità e l’attivazione degli ammortizzatori sociali.
L’azienda Macchine industriali Srl – Mind è nata nel 2007 a seguito dell’acquisizione, da parte del fondo di investimento Fonsicar Sicar SA, del celebre marchio Cr Electronic, già leader italiano nel settore dei sistemi per il taglio plasma, laser e ossitaglio si occupa di trattamento della lamiera di ultimissima generazione.
Allora evidenziammo che si trattava di una vicenda complessa, venuta fuori all’improvviso e che stava coinvolgendo in modo drammatico i 20 operatori, raggiunti dalla notizia di messa in liquidazione dopo il ritorno dalle ferie.
La proprietà non ha mai mostto alcuna attendibilità sul piano dell’interlocuzione e della gestione e in un momento così delicato ha scelto di defilarsi.
Il sindacato dichiara che il “…liquidatore interpellato più volte, non ha mai saputo fornire risposte e informazioni precise sulla situazione dello stabilimento…”.
Alla domanda di attualità non è mai stata data alcuna risposta
Oggi 24 novembre apprendiamo che niente è cambiato e che i lavoratori stanno ancora attendendo di percepire le retribuzioni arretrate oltre a varie voci di ratei maturati, non goduti e non riscossi.
Fiom Cgil unitamente alla Rsu e a tutti i lavoratori “…richiedono all'assessore provinciale al lavoro l'attivazione del tavolo di unità di crisi per capire la reale situazione aziendale e valutare se esiste una possibilità di uscita o anche possibili acquirenti per l'azienda…" I rappresentanti sindacali richiedono dunque una responsabilità sociale all’impresa nonché l’attivazione di tutti gli strumenti legati alla tutela dei diritti.
A quanto ci è dato sapere l’Amministrazione comunale di Rignano sull’Arno, pur essendo stata investita formalmente dal Prc di questa crisi aziendale non è brillata per iniziative di propria competenza né tanto meno ha attivato misure di sosgneso ai salari e redditi dei lavoratori.
Di fronte a questo nuovo dramma occupazionale il Prc esprime la piena solidarietà ai lavoratori e il massimo impegno a sostenere fattivamente la vertenza in tutte le sedi istituzionali e politiche.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali nel ribadire il proprio impegno a sostegno della vertenza chiedono al presidente della Provincia e all’Assessore competente di riferire dettagliatamente sulla vicenda che vede l’azienda Macchine industriali Srl – Mind di Rosano in liquidazione e inadempiente sulle corresponsioni stipendiali dei 20 lavoratori in attesa di strumenti di tutela quali la Cassa integrazione straordinaria. Contestualmente il Prc richiede nel contesto delle proprie prerogative un intervento immediato sul piano dell’iniziativa istituzionale, linearità di comportamenti alla proprietà e al liquidatore, e soprattutto una celere attivazione di tutti gli strumenti legati agli ammortizzatori sociali e alla corresponsione degli stipendi. Infine chiediamo all’Amministrazione Provinciale di attivare quanto prima il tavolo di crisi così come richiesto dalla Fiom Cgil e Rsu e di conoscere quali iniziative concrete la giunta intende attivare a sostegno dei salari e redditi dei lavoratori e se in accordo con l’Amm.ne Comunale di Rignano sull’Arno individuerà un percorso formativo al fine di rilanciare lavoro e occupazione".