Home"SALVARE IL LAVORO DELLA COOPERATIVA 2001 A FIRENZE"
Unanimità in Consiglio provinciale su una mozione della Commissione Lavoro a sostegno dei 30 dipendenti che si occupano della gestione dei parcheggi di superficie
Il Consiglio provinciale ha approvato all'unanimità una mozione della Commissione Lavoro a sostegno della Cooperativa sociale 2001
che opera nel settore dei servizi e in particolare nella gestione nei parcheggi di superficie. L'Assemblea di Palazzo Medici Riccardi esprime, inoltre, "preoccupazione per la situazione di crisi e per il rischio della perdita del posto di lavoro per gli operatori di questa cooperativa, così come di altre realtà analoghe che potranno risentire di una fase di difficoltà dovuta alla riduzione delle risorse a disposizione degli Enti locali tenendo conto, anche, della situazione di particolare debolezza di una parte dei lavoratori". La cooperativa sociale 2001 occupa circa 30 lavoratori dei quali il 60% rientra nelle categorie svantagiate. E' da anni radicata sul territorio e svolge servizi che fino ad adesso sono stati ritenuti utili socialmente e in sintonia con l'inserimento lavorativo delle categorie svantaggiate. La Commissione Lavoro ha incontrato i rappresentanti della Cooperativa inserendosi in un percorso istituzionale aperto e, valutando, di dover intervenire concretamente per la salvaguardia dei livelli occupazionali, venerdì 12 novembre 2010 ha incontrato l'assessore alla mobilità, manutenzioni e decoro del Comune di Firenze Massimo Mattei e l'assessore alla Formazione, lavoro, centri per l'impiego della Provincia di Firenze Elisa Simoni. Con la mozione il Consiglio provinciale auspica che "l'attenzione della Provincia di Firenze prosegua attraverso l'assessorato di riferimento accompagnando il percorso istituzionale di sua competenza, e del Comune di Firenze, per la ricerca di soluzioni concrete tali da garantire il futuro della cooperativa 2001 e la salvaguardia dei posti di lavoro". La mozione è stata illustrata in Consiglio dal Presidente della Commissione Andrea Calò.
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze