FIRENZE E GRANDE DISTRIBUZIONE. "SALVARE LA DOMENICA E I FESTIVI"
La presa di posizione di Rifondazione comunista sulla proposta di Confesercenti. Mozione "di contrasto"
Una "mozione di contrasto" contro le aperture domenicali e festive nella Grande distribuzione commerciale. L'hanno presentata in Consiglio provinciale Andrea Calò e Lorenzo Verdi di Rifondazio comunista. "La vita non è una catena di montaggio - spiegano - La proposta di Confesercenti di poter aprire i negozi anche nei festivi, in pratica 365 giorni l'anno, senza nemmeno corrispondere una maggiorazione salariale ai lavoratori, è inaccettabile". Lavorare 7 giorni su 7 non è lavorare "ma rendere schiavi gli addetti al commercio". I sindacati di categoria e il segretario provinciale Filcams Cgil hanno denunciato "un attacco ai diritti che è anche un attacco alle famiglie e alla tenuta del tessuto sociale". Con la mozione si intende "esprimere condivisione nei confronti delle rivendicazioni dei lavoratori e delle legittime preoccupazioni del piccolo commercio nei confronti della ulteriore estensione delle festività lavorate nella grande distribuzione". Si vuole impegnare il Presidente della Giunta Provinciale e l’Assessore competente a intraprendere una adeguata iniziativa, che coinvolga tutti i Comuni della Provincia di Firenze disponibili, per riaprire il confronto con le organizzazioni sindacali sugli "aspetti controversi della proposta dell’associazione datoriale e sospendere contestualmente, fino a nuova intesa, l’ordinanza comunale che eleva il numero delle domeniche le festività lavorate nella grande distribuzione, ripristinando ed estendendo così il vecchio accordo di area vasta del ’99 (massimo 20 domeniche). Calò e Verdi intendono impegnare il Consiglio provinciale a richiedere alla Regione Toscana di modificare la legge regionale sul commercio, "affinché sia definito previa contrattazione tra tutte le parti interessate (aziende commerciali, organizzazioni del commercio, organizzazioni sindacali dei lavoratori, associazioni dei consumatori e Enti Locali) il numero massimo di aperture festive in un anno nella grande distribuzione, valido per tutta la regione, allo scopo di tutelare i diritti del lavoro, la qualità della vita, le relazioni sociali ed il piccolo commercio, nonché evitare la concorrenza sleale fra territori limitrofi".