Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

SASCH, "TROVARE UN ACCORDO ENTRO IL 15 DICEMBRE"
Rifondazione comunista: "E' l'ultima data utile per per salvare 395 lavoratori e l'indotto"

Sasch. Per l'azienda che ha sede a Capalle, nel Comune di Campi Bisenzio, bisogna "trovare un accordo entro mercoledì 15 dicembre poiché il 16 dicembre è l'ultimo giorno utile per presentare il concordato preventivo al Tribunale di Prato". I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, rimarcano come siano a rischio occupazionale "395 i lavoratori più un indotto di svariate centinaia di contoterzisti". Mentre chiede "immediato sostegno al reddito per i lavoratori e una assunzione di responsabilità sociale alla proprietà e delle Istituzioni", Rifondazione comunista ha presentato una domanda d'attualità sulla vertenza. Eccone di seguito il testo.

"La Sasch, azienda di abbigliamento di Capalle nel Comune di Campi Bisenzio, che fa capo alla famiglia Cenni, del Sindaco di Prato Roberto sta lottando con i tempi stretti per salvarsi. Nonostante i silenzi e le smentite degli ultimi giorni infatti la Sasch ha ammesso che è stata presentata un'istanza di fallimento (notificata all'azienda il 6 dicembre) da parte di un creditore ma ci sono i tempi tecnici affinché il Tribunale convochi le parti per una conciliazione.
Serve l'accordo entro mercoledì. Al tavolo regionale la Sasch si è mostrata disponibile, a differenza dell'ultima volta, per togliere la clausola della liberatoria e fare un ragionamento per estendere al personale in esubero l'accordo siglato in estate sulla mobilità.
Nel frattempo ci sono state delle dimissioni e quindi il quadro numerico si è evoluto,almeno per quanto riguarda l'azienda di Campi
Presentare il concordato nel prossimo anno significa esporsi ad ulteriori possibili istanze di fallimento che pregiudicherebbero l'operazione di salvataggio.
L'obiettivo per salvare la Sasch è trovare un accordo entro mercoledì 15 dicembre. Quantificare il numero degli esuberi, cassa integrazione e gli stipendi: il tavolo sindacale alla Sasch torna a riunirsi oggi, lunedì 13, nello stabilimento di via Einstein e martedì ci sarà un ulteriore passaggio. Nel caso che fosse confermata la dismissione è irrinunciabile l’attivazione di un rapido percorso di riconversione industriale e l’ utilizzo tutti gli strumenti di sostegno al reddito per i lavoratori. Sono 395 lavoratori più un indotto di svariate centinaia di contoterzisti a rischio occupazionale
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere la propria solidarietà ai lavoratori della Sasch e nel dichiarare il proprio impegno politico e istituzionale a sostegno della vertenza dello stabilimento , con l’obiettivo di salvaguardare oltre all’occupazione anche le stesse attività del comparto e dell’indotto della moda. Chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sull’andamento della vertenza dell’azienda di proprietà della famiglia del Sindaco di Prato, Roberto Cenni precisando cosa intende fare l’Amministrazione Provinciale per quanto di propria competenza per salvaguardare una importante attività produttiva e tutelare lavoro, occupazione, salari e redditi dei lavoratori e delle attività considerate di indotto alla produzione della moda.. Infine chiediamo di sapere se la Provincia di Firenze unitamente alle altre Amministrazioni Locali (Regione Toscana, Comune di Campi Bisenzio) che partecipa al tavolo istituzionale per scongiurare la chiusura della Sasch e la perdita di tutti i posti di lavoro sia impegnata ad accertare anche eventuali manovre speculative".

13/12/2010 16.11
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze