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"SPETTRO DELLA CHIUSURA SUL TEATRO DELLA PERGOLA"
Rifondazione: "Silenzio assordante delle Istituzioni mentre cessa la gestione del Ministero dei Beni culturali e non c'è alcun piano per il futuro"

Lo spettro della chiusura sul Teatro della Pergola. "Nel più assordante silenzio delle Istituzioni locali - lamentano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - lavoratori, attori e sindacato chiedono un futuro per il prestigioso teatro. Dal 30 aprile prossimo cessa la gestione da parte del Ministero dei Beni Culturali e a tutt’oggi non c’è un piano per il teatro. Sconcertante il comportamento del Sindaco di Firenze che da mesi si nega alle parti sociali ed è grave il comportamento pilatesco assunto dalla Provincia di Firenze che non prende alcuna iniziativa". Rifondazione Comunista esprime solidarietà ai lavoratori e chiede "che venga rotto ogni immobilismo istituzionale, istituendo una cabina di regia per salvare il teatro e tutelare tutti i lavoratori". Sulla vicenda i consiglieri hanno presentato una domanda d'attualità. Eccone di seguito il testo.

"Da diverse settimane i lavoratori del Teatro della Pergola distribuiscono un proprio comunicato agli spettatori con il quale informano i cittadini dell’imminente chiusura del prestigioso teatro. I guai alla Pergola nascono nel luglio scorso, quando la manovra correttiva di Tremonti abolisce l’Ente teatrale italiano (Eti), responsabile della gestione della Pergola, oltre che del Duse di Bologna e del Valle di Roma. Tutte le attività controllate dall’Eti, personale compreso, passano al Ministero dei Beni culturali. Il Ministero a sua volta decide di controllare i teatri solo per una stagione.
Dal 30 aprile prossimo non ci sarà più alcuna gestione ministeriale e a tutt’oggi non è dato sapere a chi passerà la gestione del teatro. Sta di fatto che non essendoci ancora un piano gestionale della Pergola non sarà possibile alcuna programmazione delle attività e pertanto il “…teatro rischia di morire…”.
Se il sipario rischia di calare su uno dei palcoscenici più prestigiosi del nostro paese e di un teatro che ha 350 anni di storia, pubblicamente si sta consumando un altro dramma che riguarda proprio il futuro dei lavoratori. Dei 50 lavoratori 14 sono a contratto determinato “….tre tecnici, dieci assistenti di sala, una cassiera «destinati, se il teatro chiudesse, a finire nella terra di nessuno dei precari dell´impiego pubblico. I dipendenti, invece - secondo la Flc CGIL - verrebbero riassorbiti in uffici del ministero sul territorio come le soprintendenze…”.
Accanto al grave problema occupazionale e alla forte precarietà per gli operatori,a fine aprile Firenze rischia di perdere uno dei suoi patrimoni culturali più importanti che oggi offre, unica in Italia, più di 20 spettacoli spalmati senza interruzioni da ottobre a primavera.
Tra l’altro nessuno sa come sarà caratterizzata la stagione 2011/2012, chi ci lavorerà e se al posto di una gestione ministeriale sarà creata una struttura alternativa. Da tempo si parlava di una Fondazione per gestire il Teatro mentre il Sindaco di Firenze “sembra” avesse chiesto l’autorizzazione al Ministero di gestire direttamente l’ente, richiesta della quale nessuno ne ha saputo il suo esito.
Se scandalose sono le scelte del governo nazionale in materia di gestione dei beni culturali altrettanto sconcertanti sono i comportamenti assunti dagli Enti Locali, primo fra tutti il Comune di Firenze. Dal 15 giugno 2010 sia la Flc Cgil che la RSA della Pergola hanno chiesto un incontro al Sindaco Renzi “…ma la risposta della sua segreteria è stata sempre: l´agenda è troppo piena…”. Gli annunciati proclami del Sindaco circa il futuro della Pergola non si sono concretizzati, ciò che emerge è disinteresse e indisponibilità al confronto con le parti sociali e soprattutto una preoccupante superficialità nel non assumere alcuna iniziativa rilevante.
A nostro avviso purtroppo, non brillano neppure i comportamenti assunti dalle altre Amministrazioni Locali ( Regione Toscana e Provincia di Firenze) che al di là di una generica solidarietà e presa di posizione non hanno messo in piedi nessuna cabina di regia istituzionale tesa a salvaguardare e rilanciare il prestigioso teatro e soprattutto tutelare il futuro di tutti i lavoratori. A tutt’oggi i lavoratori “…devono accontentarsi della solidarietà espressa dagli attori che ogni sera, sul palcoscenico, alla fine dello spettacolo, interrompono gli applausi chiedendo a gran voce un futuro certo per un teatro con 350 anni di storia…”.
Come Rifondazione Comunista riteniamo che a fronte di questa vertenza di interesse generale debba essere rotto ogni indugio, immobilismo e reticenza da parte di tutte le istituzioni recuperando un doveroso protagonismo politico e istituzionale a fianco dei lavoratori e del Teatro della Pergola rilanciando fin da subito proposte e progetti e soprattutto una interlocuzione con le parti sociali (sindacati e lavoratori).
Gli scriventi Consiglieri Provinciali del PRC nell’esprimere la propria solidarietà ai lavoratori del Teatro della Pergola e il pieno sostegno alla vertenza, ribadendo la propria preoccupazione per il fatto che il 30 aprile terminerà la stagione gestita dal Ministero dei Beni Culturali e a tutt’oggi non c´è ancora un piano gestionale e un programma per il teatro che ha 350 anni di storia; chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire dettagliatamente sulla vertenza in corso al Teatro della Pergola, circa la sua attuale gestione e soprattutto per ciò che attiene il futuro del teatro e degli stessi lavoratori. Altresì chiediamo di sapere:
se l’Amministrazione Provinciale è stata interessata dalle organizzazioni sindacali della vertenza e soprattutto dell’increscioso comportamento assunto dal Comune di Firenze nel contesto delle relazioni sindacali,
cosa la Provincia di Firenze abbia fino ad ora fatto nei confronti del Teatro della Pergola
cosa intenda fare concretamente per quanto di sua competenza per garantire un futuro all’ente
se sarà promossa una cabina di regia istituzionale ( Regione Toscana- Provincia e Comune di Firenze) al fine di creare una Fondazione che prenda in carico la gestione del teatro e porti avanti il progetto di costituzione di quel polo teatrale di eccellenza da più parti richiesto".

04/01/2011 11.52
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze