BARDUCCI: “AUTONOMIE LOCALI MORTIFICATE DAI TAGLI E DALLE SCELTE ANTIFEDERALISTE DI QUESTO GOVERNO”
Il Presidente della Provincia di Firenze è intervenuto a Palazzo Vecchio all’incontro organizzato da Legaautonomie sulla legge di stabilità 2011
“A nessuno sfugge il momento difficile che come amministratori locali stiamo vivendo, con un grado di criticità mai visto in precedenza”. Con queste parole il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, è intervenuto all’incontro organizzato da Legautonomie su Le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge di stabilità 2011.
“Non ci sono mai ‘bilanci facili’ - aggiunge Barducci - ma quest’anno, nell’ambito del sistema normativo nazionale, non sono stati penalizzati solo gli amministratori ma soprattutto le comunità locali, in termini di servizi offerti ai cittadini, soprattutto per quanto riguarda il Trasporto Pubblico Locale”.
Seppur tra molte difficoltà, ricorda il Presidente, la Provincia di Firenze è riuscita a chiudere a dicembre il bilancio di previsione (la legge impone di approvare il bilancio di previsione per il 2011 entro il 31 marzo) “ma questo non toglie il fatto – spiega Barducci – che il trasferimento di minori risorse e gli effetti del patto di stabilità hanno avuto un esito micidiale per l’offerta dei servizi sul territorio”.
Un discorso a parte riguarda il patto di stabilità che ha penalizzato ancor più una provincia ‘virtuosa’ come quella di Firenze. In pratica questi vincoli hanno ‘congelato’ i 140 milioni di euro che sono già disponibili nelle casse dell’ente.
“Il Governo attuale che attraverso la Lega ha fatto del federalismo una bandiera – conclude il Presidente Barducci – si sta comportando come il peggior Governo centralista che la storia repubblicana ricordi. Cioè, si va in contro tendenza rispetto alle affermazioni di principio fatte in sedi politiche e istituzionali. C’è molta preoccupazione perché non sta andando avanti un serio disegno federalista, anzi, si ripropone la modalità di uno stato centralista e di una mortificazione delle autonomie locali. Siamo tornati indietro anche rispetto a molti anni fa e questo ci preoccupa enormemente”.