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IL CONSIGLIO SULL’USO DELLE SOSTANZE STUPEFACENTI
Approvata mozione che condanna i blitz mediatici e la non divisione tra droghe leggere e pesanti

Approvata con 20 voti a favore e 9 contrari la mozione sulle politiche relative all’uso di sostanze stupefacenti che non mette sullo stesso piano droghe leggere e pesanti. Panerai (Ds) ha spiegato come la nuova proposta legge sia orientata verso la tolleranza zero. “Ci sono stati alcuni blitz spettacolari, avvenuti nelle scuole, perquisizione nelle case, blitz che nessun risultato significativo hanno dato ma che comunque hanno avuto un forte impatto mediatico. Noi crediamo – ha detto Panerai – che tutto questo non serva a nulla. Una politica seria non può colpire indiscriminatamente, abolire la mozione di modica quantità, come si sta facendo, equiparare delle droghe leggere alle droghe pesanti, significa equiparare il consumo individuale alle attività malavitose. Sul piano pratico questo è secondo noi un grosso errore e una grande ingiustizia”. Per Corsinovi (Udc) “la droga era da troppo tempo considerato un ordinario anche se inquietante tema del cosiddetto disagio giovanile, prevalentemente. Ora l'argomento si è ormai trasformato in un problema di sicurezza pubblica, di lotta alla criminalità, allo spaccio e di repressione del business che ruota intorno al contrabbando e alla distribuzione della droga. Dobbiamo riflettere – ha spiegato Corsinovi – che anche nel nostro territorio il trend di diffusione della droga è in aumento: dal luglio del 2000 al giugno del 2001 i minorenni coinvolti in reati di stupefacenti erano stati 130 in Toscana, cioè penalmente perseguiti per violazioni legate alle droghe. L'anno successivo sono saliti a 160. Non sono cifre da capogiro ma fanno riflettere”. Per Matteoli (Ds) “sulla mano dura del governo sarebbe facile fare dell’ironia, se si va a vedere la differenza del principio minimo tollerabile per la soglia della sanzione amministrativa, sanzione penale, per quanto riguarda la cocaina rispetto alle altre sostanze stupefacenti”. Per Massai (An) occorre partire dal presupposto che consumare droga è illegale. “Noi continueremo a votare contro a quegli ordini del giorno al cui interno dicono è fallito il proibizionismo quindi legalizziamo determinati tipi di droga. Non solo – ha detto Massai – ma anche perché è una questione di razionalità, di razionalità, per cui bisogna evitare che la gente in uno stato civile si faccia del male”. Per Parotti (Prc) “c’è una cosa molta strana nella legge proposta da Fini. Si passa da 0,100 milligrammi della cocaina a 0,500, come contenuto minimo, e si porta da 0,600 a 0,250 l’hashish, considerando la cocaina faccia più bene dell’hashish. Mi sembra che questa pericolosità vada solo in una direzione”. Costantino (Ds) spera che questo disegno di legge che arriverà prima o poi alla discussione del Parlamento, possa essere notevolmente modificato. Per De Luca (Democratici-Margherita), contrario alla mozione, c’è una grande preoccupazione da parte dei cittadini. “E’ sciagurata la scelta di drogarsi e non possono essere equiparate le droghe leggere e le droghe pesanti. Il proibizionismo è perdente – ha detto De Luca – e non ha mai prodotto niente”. Per Nigi (Ds) la mozione torna a riproporre giuste valutazioni e linee politiche. “Evitare i puri effetti mediatici e le connesse pesanti cattive cadute diseducative, sviluppare politiche dissuasive rivolte soprattutto ai giovani, basate sull’adeguata informazione e rispettose dei diritti della; sperimentare forme e modalità di legalizzazione dell’uso di droghe leggere; reprimere il mercato clandestino e lo spaccio illegale; tenere nettamente distinte le posizioni dei venditori e dei consumatori; assumere adeguate iniziative nelle sedi internazionali per la progressiva dismissione delle coltivazioni”. Per Sensi (An) “veniamo da un periodo dove c’è stata molta libertà e molta apertura in tema di droga e ci sono solo le droghe, non ci sono droghe leggere, droghe che fanno bene alla salute, droghe che ti rilassano, ci sono le droghe e sono un grande problema sociale, non sono una libertà, sono un abuso della propria libertà, individuale e verso la collettività. E per questo vanno assolutamente condannate”. Per Giorgetti (An) “chi usa droga è una vittima. E’ un problema serio della società – ha aggiunto Giorgetti – ed è anche difficile parlare di dose minima che può essere alta per un individuo e più bassa per un altro”. Per Marconici (PdCI) ha sottolineato come la punibilità delle persone che assumono droghe va contro la possibilità di intervenire quotidianamente sul territorio per il recupero e la prevenzione. Nistri (An) ha chiesto maggiori controlli soprattutto a scuola. Infine Targetti (Prc) che ha detto che la droga si può combattere con motivazioni profonde: “non serve il moralismo, non serve il proibizionismo, serve un lavoro che porti a capire cosa spinge le persone a drogarsi”.

12/12/2003 16.35
Provincia di Firenze